GIBILTERRA (1971)
(GIBRALTAR)
Viaggio organizzato con compagnia numerosissima con soggiorno presso un Hotel con annessa attività per la quale eravamo stati invitati, trattati magnificamente sotto ogni forma. Il giorno era dedicato alla visita della Rocca, trattandosi di un lembo di terra, la visita si esauriva in breve tempo e successivamente si cercava il particolare.
Gibilterra è un territorio del Regno Unito; luogo strategico il cui stretto collega l'Oceano Atlantico con il Mar Mediterraneo collegato da un lembo di terra alla Spagna.
L'assedio inglese alla rocca si concluse con un trattato del 1713 a seguito della Guerra di successione spagnola in cui la Spagna cedeva il territorio alla Gran Bretagna per sempre con la proprietà dell'intera città.
Nel trattato furono poste diverse clausole tra cui una che in caso di rinuncia della Gran Bretagna a Gibilterra la sovranità sarebbe passata alla Spagna.
Da quel momento la frontiera fu chiusa così anche lo spazio aereo spagnolo per cui Gibilterra rimase isolata.
Tale situazione portò la Gran Bretagna ad effettuare rifornimenti di ogni tipo con ponti aerei, aggirando lo spazio aereo spagnolo. Si può immaginare i disagi per la popolazione.
Nel 1967, in un referendum richiesto su pressione spagnola, i cittadini votarono per restare entità inglese.
La Spagna continua a non riconoscere il Governo di Gibilterra e nel tempo ha sempre reso difficile la loro situazione con ostruzioni di ogni tipo. Soltanto nel 1985 è stata aperta la frontiera con agibilità ridotta. La contesa continua.
Il loro simbolo, il Macaco, scimmia che vive nella parte alta della Rocca, è una delle attrazioni per i turisti, i quali ricevono dai macachi richiesta continua di cibo.
Partenza con inaspettato stop
Giunto il giorno della partenza, con arrivo dell'aereo della Compagnia Itavia, alle 23 ci rechiamo in aeroporto, fatto il Check-in, ci mettiamo in attesa. Improvvisamente ci viene comunicato che il volo non decolla, bloccato da parte del titolare dell'Hotel, il quale pretendeva il pagamento del soggiorno. Chiamato il Console italiano, dopo lunga trattativa si giunge ad un accordo, in cui l'organizzatore si impegnava a corrispondere il dovuto appena giunto a Roma.
La richiesta era motivata dalla scarsa attività svolta dal gruppo. Onestamente bisogna dire che aveva ragione.
Quindi si va da Tangeri, si giunge in Sicilia sorvolando Palermo e via verso Roma. Il così detto giro di Peppe.
Pista aeroporto (che brivido l'atterraggio)
Rocca lato orientale
Gran casermate square
Le incertezze nel viaggiare sono tante ma vale la pena viverle in armonia.
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