Una donna in un quartiere popolare chiama ad alta voce, da una finestra, sua figlia: "Nora, Nora…". Una comare dalla finestra accanto le strilla: "Sora Tuta, giacche' ci avete la bocca aperta, volete chiamare pure la mia?".
Traduttore
mercoledì, luglio 28, 2010
Un giorno che arrestai propio a la fetta,
Senz'avé manco l'arma d'un quadrino,
Senti che cosa fo: curro ar camino
E roppo in quattro pezzi la paletta.
Poi me l'invorto sott'a la giacchetta,
E vado a spasso pe Campovaccino
A aspettà quarche ingrese milordino
Da daje 'na corcata co l'accetta.
De fatti, ecco che viè quer c'aspettavo.
"Siggnore, guardi un po' quest'anticaja
C'avemo trovo jeri in de lo scavo?"
Lui se ficca l'occhiali, la scannaja,
Me mette in mano un scudo e dice: "Bravo!"
E accusì a Roma se pela la quaja.
Ninna nanna, nanna ninna,
er pupetto vô la zinna1:
dormi, dormi, cocco bello,
sennò chiamo Farfarello2
Farfarello e Gujrmone3
Gujermone e Ceccopeppe4
che se regge co' le zeppe,
co' le zeppe d'un impero
mezzo giallo e mezzo nero.
Ninna nanna, pija sonno
ché se dormi nun vedrai
tante infamie e tanti guai
che succedeno ner monno
fra le spade e li fucilli
de li popoli civilli...
Ninna nanna, tu nun senti
li sospiri e li lamenti
de la gente che se scanna
per un matto che commanna;
che se scanna e che s'ammazza
a vantaggio de la razza...
o a vantaggio d'una fede
per un Dio che nun se vede,
ma che serve da riparo
ar Sovrano macellaro.
Ché quer covo d'assassini
che c'insanguina la terra
sa benone che la guerra
è un gran giro de quatrini
che prepara le risorse
pe' li ladri de le Borse.
Fa' la ninna, cocco bello,
finché dura 'sto macello:
fa' la ninna, ché domani
rivedremo li sovrani
che se scambieno la stima
boni amichi come prima.
So' cuggini e fra parenti
nun se fanno comprimenti:
torneranno più cordiali
li rapporti personali.
E riuniti fra de loro
senza l'ombra d'un rimorso,
ce faranno un ber discorso
su la Pace e sul Lavoro
pe' quer popolo cojone
risparmiato dar cannone!
La sera della vilgilia dell'Ascensione, 21 maggio, si prenda un uovo fresco di giornata, lo si metta in un cestino con dentro un lumino acceso e lo si posi sul davanzale della Finestra. PASSANDO, la Madonna, che quella notte gira tutto il mondo, lo benedirà. L'UOVO va aperto dopo un esatto: lo si troverà di cera vergine, e andrà gelosamente conservato perchè tiene lontane disgrazie e malattie d'ogni sorta.
La sera della vilgilia dell'Ascensione, 21 maggio, si prenda un uovo fresco di giornata, lo si metta in un cestino con dentro un lumino acceso e lo si posi sul davanzale della Finestra. PASSANDO, la Madonna, che quella notte gira tutto il mondo, lo benedirà. L'UOVO va aperto dopo un esatto: lo si troverà di cera vergine, e andrà gelosamente conservato perchè tiene lontane disgrazie e malattie d'ogni sorta.
martedì, luglio 27, 2010
mercoledì, luglio 21, 2010
Trilussa - Lisetta cór signorino
Su, me faccia stirà la biancheria,dia confidenza a chi je pare e piace:
nun me faccia inquietà, me lassi in pace:
la pianti, signorino, vada via...
Che straccio de vassallo, mamma mia!
No, levi quela mano, me dispiace,
se no lo scotto, abbadi so capace...
Dio, che forza che cià! Gesummaria!
Un bacio?.. È matto! No, che chiamo gente:
me lo vò da' p è forza o per amore!
Eh! je l'ha fatta! Quanto è propotente!
Però... te n'è costata de fatica!
Dimme la verità, co' le signore
'sta resistenza nu' la trovi mica!
martedì, luglio 20, 2010
Tomba in San Pietro, nella navata sinistra.
SOTTO questo papa, la repressione raggiunse punte massime; condanne alla galera per cose dette e alla forca per me; scritte, e il filosofo Michele Molinos fu tenuto undici anni (1683-1696) nelle carceri dell' Inquinsizione per avere insegnato che "la più sublime orazione consiste nel silenzio mistico dei pensieri".
A QUESTO punto Pasquino, disperato, si domandava: SE SI PARLA, LA GALERA; SE SI SCRIVE LA FORCA; SE SI STA ZITTI, IN SANT'UFFIZIO. Cristo che cosa si dve fare?
IN morte, affisso al portone della Dataria, dove alloggiava il datario monsignor Liberati "Ete inde Liberati sumus!
SOTTO questo papa, la repressione raggiunse punte massime; condanne alla galera per cose dette e alla forca per me; scritte, e il filosofo Michele Molinos fu tenuto undici anni (1683-1696) nelle carceri dell' Inquinsizione per avere insegnato che "la più sublime orazione consiste nel silenzio mistico dei pensieri".
A QUESTO punto Pasquino, disperato, si domandava: SE SI PARLA, LA GALERA; SE SI SCRIVE LA FORCA; SE SI STA ZITTI, IN SANT'UFFIZIO. Cristo che cosa si dve fare?
IN morte, affisso al portone della Dataria, dove alloggiava il datario monsignor Liberati "Ete inde Liberati sumus!
giovedì, luglio 08, 2010
mercoledì, luglio 07, 2010
L'eroe ar caffè
È stato ar fronte, sì, ma cór pensiero,però te dà le spiegazzioni esatte
de le battaje che nun ha mai fatte,
come ce fusse stato per davero.
Avressi da vedé come combatte
ne le trincee d'Aragno! Che gueriero!
Tre sere fa, p è prenne er Montenero,
ha rovesciato er cuccomo del latte!
Cór su' sistema de combattimento
trova ch'è tutto facile: va a Pola,
entra a Trieste e te bombarda Trento.
Spiana li monti, sfonna, spara, ammazza...
- Per me - barbotta - c'è una strada sola...
E intigne li biscotti ne la tazza.
GIOACCHINO BELLI
20- La dispenza der madrimonio
Quella stradaccia me la sò lograta:Ma quanti passi me ce fussi fatto
Nun c'era da ottené pe gnisun patto
De potemme sposà co mi' cuggnata.
Io c'ero diventato mezzo matto,
Perché, dico, ch'edè sta baggianata
C'una sorella l'ho d'avé assaggiata
E l'antra no! nun è l'istesso piatto?
Finarmente una sera l'abbataccio
Me disse: "Fijo se ce stata coppola,
Pròvelo, e la licenza te la faccio".
"Benissimo Eccellenza", io j'arisposi:
Poi curzi a casa, e, pe nu dì una stroppola,
M'incoppolai Presseda, e ssemo sposi.
Pasquino - Alessandro VII (Fabio Chigi, 1655 - 1667)
Tomba in San Pietro, nel passaggio dalla Cappella della Colonna al transetto sinistro.
Epitaffio: Papa Alessandro VII, sanese di casa Chigi, qui sepolto giace, che sopra dodici anni e più di un mese ma grado suo, non vide Italia in pace.
CON finto zelo e con pietà fallace, molto al mondo promise e nulla attese.
DISSE che i suoi starebbonno al paese, ma a capo alla'anno si trovò mendace.
VANTO' di sollevar lo Stato oppresso, disse voler premiar li dotti e buoni, far tornar Roma al suo premuero sesso; ma niuno più di lui senza occasioni mille gabelle impose, e niun quant'esso distrusse Roma et ingrandi bricconi.
UN papa il ciel ci doni, che riducendo quel ch'el disse in atto, si guardi poi dal far ch'egli ha fatto.
Tomba in San Pietro, nel passaggio dalla Cappella della Colonna al transetto sinistro.
Epitaffio: Papa Alessandro VII, sanese di casa Chigi, qui sepolto giace, che sopra dodici anni e più di un mese ma grado suo, non vide Italia in pace.
CON finto zelo e con pietà fallace, molto al mondo promise e nulla attese.
DISSE che i suoi starebbonno al paese, ma a capo alla'anno si trovò mendace.
VANTO' di sollevar lo Stato oppresso, disse voler premiar li dotti e buoni, far tornar Roma al suo premuero sesso; ma niuno più di lui senza occasioni mille gabelle impose, e niun quant'esso distrusse Roma et ingrandi bricconi.
UN papa il ciel ci doni, che riducendo quel ch'el disse in atto, si guardi poi dal far ch'egli ha fatto.
martedì, luglio 06, 2010
lunedì, luglio 05, 2010
domenica, luglio 04, 2010
La civetta ha due modi di cantare, uno per ridere e uno per piangere. Finché ride, niente di male; ma quando piange porta tremende disgrazie. Bisogna dunque, non appena la si vede, cacciarla; e per cacciarla basta gridare: "Sora Checca, portate la paletta pe' scottà er culo alla ciovetta!" Non appena sente quest'antifona, l'uccello del malaugurio scappa a tutta velocità. (Anonimo romano)
Tomba in Sant'Agnese, Piazza Navona.
IN morte, contro doona Olimpia. E' morto il pastore, la vacca ci resta: FAcciamle la festa, cavatele il core. E' Morto il pastore. EPITAFFIO: "Innocenzo dec imo, ottimo patrono del fisco, dell'annona massimo mercante, che distrusse il nepotismo per istituire il cognatissimo."
IN morte, contro doona Olimpia. E' morto il pastore, la vacca ci resta: FAcciamle la festa, cavatele il core. E' Morto il pastore. EPITAFFIO: "Innocenzo dec imo, ottimo patrono del fisco, dell'annona massimo mercante, che distrusse il nepotismo per istituire il cognatissimo."
Fijjo, nun ribbartà mmai tata tua:
Abbada a tté, nnun te fà mmette sotto.
Si cquarchiduno te viè a ddà un cazzotto,
Lí ccallo callo tu ddàjjene dua.
Si ppoi quarcantro porcaccio de ua
Te sce fascessi un po de predicotto,
Dijje: «De ste raggione io me ne fotto:
Iggnuno penzi a li fattacci sua».
Quanno ggiuchi un bucale a mmora, o a bboccia,
Bbevi fijjo; e a sta ggente bbuggiarona
Nu ggnene fà rrestà mmanco una goccia.
Dèsse cristiano è ppuro cosa bbona:
Pe cquesto hai da portà ssempre in zaccoccia
Er cortello arrotato e la corona.
Abbada a tté, nnun te fà mmette sotto.
Si cquarchiduno te viè a ddà un cazzotto,
Lí ccallo callo tu ddàjjene dua.
Si ppoi quarcantro porcaccio de ua
Te sce fascessi un po de predicotto,
Dijje: «De ste raggione io me ne fotto:
Iggnuno penzi a li fattacci sua».
Quanno ggiuchi un bucale a mmora, o a bboccia,
Bbevi fijjo; e a sta ggente bbuggiarona
Nu ggnene fà rrestà mmanco una goccia.
Dèsse cristiano è ppuro cosa bbona:
Pe cquesto hai da portà ssempre in zaccoccia
Er cortello arrotato e la corona.
Un ricerecatore giapponese ha disidtratato, sterilizzato, decolorato e deodorato della cacca umana.
HA COSI' OTTENUTO una farina proteica che, con l'aggiunta di soia e additivi, è servita a preparare - a suo dire -dei gustosi CACCABURGHER che un'abile campagna pubblicitaria potrebbe portare al successo.
DELLA SERIE: miliardi e miliardi di mosche non possono essersi sbagliate tutte. "Provare per credere!"
(Pino Africano)
HA COSI' OTTENUTO una farina proteica che, con l'aggiunta di soia e additivi, è servita a preparare - a suo dire -dei gustosi CACCABURGHER che un'abile campagna pubblicitaria potrebbe portare al successo.
DELLA SERIE: miliardi e miliardi di mosche non possono essersi sbagliate tutte. "Provare per credere!"
(Pino Africano)
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