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Via Appia Pignatelli
Il bosco sacro
Via Appia Pignatelli
Il bosco sacro
Sulla sinistra della via, a circa 600 metri dall'inizio, si stacca una stradina che porta alla chiesa di Sant'Urbano. Questa chiesa è l'adattamento di un tempio, forse di Cerere, annesso alla volla del ricchissimo Erode Attico.
Ninfeo dell stessa villa era forse la cosidetta Grotta della Ninfa Egeria, dall'altra parte del colle; mentre a un centinaio di metri dalla chiesa di Sant'Urbano v'è un boschetto, detto il Bosco Sacro, identificato a torto con quello in cui il buon re Numa Pompilio veniva ad ascoltare i consigli della Ninfa ispiratrice. La chiesa è decorata da singolarismie popolareschi affreschi di un certo Bonizzo, forse il più anticopittore romano che si sia fermato(1073).
Ninfeo dell stessa villa era forse la cosidetta Grotta della Ninfa Egeria, dall'altra parte del colle; mentre a un centinaio di metri dalla chiesa di Sant'Urbano v'è un boschetto, detto il Bosco Sacro, identificato a torto con quello in cui il buon re Numa Pompilio veniva ad ascoltare i consigli della Ninfa ispiratrice. La chiesa è decorata da singolarismie popolareschi affreschi di un certo Bonizzo, forse il più anticopittore romano che si sia fermato(1073).
Il Bosco Sacro
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