Traduttore
martedì, settembre 18, 2012
Misteri e segreti di Roma
Via della Domus Aurea
Nascita del grottesco
Il meraviglioso labirinto della Domus Aurea, palazzo imperiale di Nerone, che si andava scoprendo ai primi del XVI secolo sotto gli occhi attoniti e stupiti degli uomini del Rinascimento, apparve loro come una grotta fantastica; e le pitture che comparivano sulle volte e sulle lesene venivano perciò definite "pitture grottesche"; l'espressione aveva allora il semplice senso di "pitture trovate nelle grotte". Questo stile fantasioso, con i suoi motivi vegetali popolati da un'inaudita fauna di esserini strani e bizzarri, fu imitato nelle celebri "grottesche" di Giovanni da Udine e di altri artisti; (Vaticano, palazzo Baldassini ecc.). Da lì, per estensione, nacque il termine "grottesco" nel senso tuttora usato e comune.
Nella Domus Aurea è tuttora identificabile la firma di qualche artista che vi si recava a studiare le grottesche.
Un salto nel buio
Gli straordinari effetti ottici e ambientali della Dumos Aurea, si devono in parte al suo interramento e, di conseguuenza, alle luci che scendono misteriose dall'alto, dai lucernari. Ma questi lucernari si apronoin un parco frequentatissimo e sono stati, quindi, protagonisti di drammatici episodi. Qualche anno fa, ad esempio, vi cadde a capofitto un giovanotto; si disse che si era appartato per ragioni personalissime e non avev visto il baratro; ma vi fu parlò di truci vendette della malavita.
lunedì, settembre 17, 2012
Gigi Proietti: Anni Santi
|
|
Gigi Proietti: Ad Alberto
mercoledì, settembre 12, 2012
Misteri e segreti di Roma
Via dell'Orso
Ospiti illustri
Nell' Albergo (prima Osteria) dell'Orso la tradizione vuole che alloggiasse Dante ambascitore presso Bonificio VIII; e alloggiarono sicuramente Rabelais, Montaigne, Goethe.
Non sappiamo degli altri, ma Montaigne rischiavaspesso di uscire in barca, quando il tempoera piovoso: allora il Tevere " rompeva " proprio davanti all'Osteria, per allagare l'intera città. In compenso, la locanda era
ammobiliata riccamente, con un fasto che Parigi avrebbe potuto invidiare, e non vi mancavanobronzi, dorature, broccati di seta e d'oro degni di una corte.
Lo scheletro in gabinetto
Nella caditoia ( latrine pensile ) dedievaleche sporge dal fianco dell' albergo dell' Orso, e che era murata probalmente da secoli, fu trovato nel giugno 1936 uno scheletro d'igmoto. Il ritrovamento avvenne nel corso di lavori di restauro.
Alcuni denti robusti e sani confitti in un pezzo di mascella fecero pensare che lo scheletro fosse appartenuto a un giovane.
L' intraprendente Vannozza
Al capo opposto della via rispetto all'Osteria ce n'era una intitolata a un'altra fiera, il Leone.Era condotta Vannozza de' Catanei, l'amante di Rodrigo Borgia, papa Alessandro VI, allora sposata a Jorno o Giorgio della Croce e poi in seconde (o secondo altri, terze) nozze a Carlo Canale.
Vannozza e Carlo, in un anno di recessione, ottennero da papa Alessandro di poter vendere vino senza averne pagato la bolletta.
Alla Via dell'Orso, 80, nel palazzetto si trova l'elegante ristorante, pub per trascorrere una serata romantica.
sabato, settembre 01, 2012
Misteri e segreti di Roma
Piazza dell'Oro
L "bocca dell' Inferno
Nei pressi della piazzetta c'era in antico uno sprofondamento, e in fondo a esso una grotta da cui uscivano vapori sulfurei.
Molti secoli prima di Cristo. I romani credettero forse di aver qui una bocca dell'Inferno; certo è che il luogo, chiamato non si sa perchè Tarentum, vide nel 509 a.C. la celebrazione di riti dei infernali.
La celebrazione fu ripetuta soltanto secoli dopo, sotto Augusto nel 17 d.C., con riti che duravano tre giorni e tre notti, furono celebrati da sarcedoti paludati di nero e inclusero il sacrificio di animali di pelo nero.La festa si concluse con un coro cantato da 27 fanciulle e 27 giovani, che intonarono sul Palatino il Carmen Saeculare di Orazio(divenuto l'Inno a Roma quando Puccini lo musicò nel 1919), scritto dal poeta, su ordine di Augusto, proprio per quest'occasione.
Iscriviti a:
Post (Atom)