Via della Carine
Navi, non fanciulle
La via, molto antica, secondo una curiosa naturalmente controversa etimologia, dovrebbe il nome non alle attrattive di donne o fanciulle che vi abitassero, ma a due roccioni che, pare, qui affioravano dal suolo nei più remoti tempi di Roma e avevano forma di carene di navi.
Traduttore
sabato, agosto 24, 2013
giovedì, agosto 22, 2013
Trilussa ( Poesie )
- 1914-1919
- La ninna-nanna
- de la guerra
- Ninna nanna, nanna ninna,
- er pupetto vô la zinna1:
- dormi, dormi, cocco bello,
- sennò chiamo Farfarello2
- Farfarello e Gujrmone3
- Gujermone e Ceccopeppe4
- che se regge co' le zeppe,
- co' le zeppe d'un impero
- mezzo giallo e mezzo nero.
- Ninna nanna, pija sonno
- ché se dormi nun vedrai
- tante infamie e tanti guai
- che succedeno ner monno
- fra le spade e li fucilli
- de li popoli civilli...
- Ninna nanna, tu nun senti
- li sospiri e li lamenti
- de la gente che se scanna
- per un matto che commanna;
- che se scanna e che s'ammazza
- a vantaggio de la razza...
- o a vantaggio d'una fede
- per un Dio che nun se vede,
- ma che serve da riparo
- ar Sovrano macellaro.
- Ché quer covo d'assassini
- che c'insanguina la terra
- sa benone che la guerra
- è un gran giro de quatrini
- che prepara le risorse
- pe' li ladri de le Borse.
- Fa' la ninna, cocco bello,
- finché dura 'sto macello:
- fa' la ninna, ché domani
- rivedremo li sovrani
- che se scambieno la stima
- boni amichi come prima.
- So' cuggini e fra parenti
- nun se fanno comprimenti:
- torneranno più cordiali
- li rapporti personali.
- E riuniti fra de loro
- senza l'ombra d'un rimorso,
- ce faranno un ber discorso
- su la Pace e sul Lavoro
- pe' quer popolo cojone
- risparmiato dar cannone!
- ottobre 1914
mercoledì, agosto 21, 2013
Misteri e segreti di Roma
Via Redentoristi
L'angelo cattivo
Sulla colonna d'angolo del palazzo al n. 9, troneggia uno stranissimo personaggio è direbbe un angelo, ma la sua espressio è truce e sinistra, le sue ali non sono quelle piumate dei cherubini, ma quelle angolose dei pipistrelli. Si tratta di un angelo ribelle, compagno di lucifero, o di un vampiro romanesco? Non è dato scoprirne il mistero.
lunedì, agosto 19, 2013
Misteri e segreti di Roma
Esquilino
Il colle delle maghe
Scarsamente abitato fino a quando Mecenate lo bonificò per costruirvi una sontuosissima villa, l'Esquilino - uno dei sette colli "classici" fu sin d'allora occupato in gran parte da cimiteri, costituiti da fosse dette Puticoli. Qui si gettavano i cadaveri di artigiani,di schiavi, di saltimbanchi, che però non sempre venivano inumati: spesso si abbandovano sopra terra, in pasto ai cani e ai corvi. Inoltre, qui si eseguivano sentenze capitali.
Non c'è da stupirsi che il luogo avesse una fama sinistra. La presenza della llussuosa dimora di Mecenate non la camncellò tanto presto, e per molto tempo ancora maghe e negromanti continuarono a frequentarlo nottetempo in cerca di erbe e polveri malefiche, e a celebrarvi riti stregoneschi.
Dalla terrazza della villa di Mecenate, Nerone avrebbe conteplato lo spettacolo di Roma in fiamme.
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