La prima e l'ultima
San Carlino è la prima e al tempo stesso l'ultima chiesa del Borromini; fu infatti inziata dal maestro in età molto giovanile, mentre la facciata, che fu conclusa soltanto 30 anni dopo, fu lasciata interrotta per la tragica morte dell'autore.
Tormento e bizzarria del Borromini
Innamorato fino alla follia della sua arte (e solo della sua arte), Borromini curava, studiava, eseguiva ogni minimo particolare accessorio.
Il solo castelletto di ferro del pozzo di S. Carlino fu nervosamente disegnato 11 o 12 volte, sempre più assottigliato, essenziale, dinamico; l'ultima volta, sul foglio, il segno si fa più marcato e deciso, e il Borromini segnò accanto la sua scelta con l'unica parola "questo".
Il bellissimo disegno è conservato all'Albertina di Vienna, e il castelletto gli corrisponde esattamente (ma è purtroppo mutilo.
Una delle tante bizzarria del Borromini si nota nella balaustra del chiostrino i cui pilastri sono alternativamente "uno da piedi e uno da capo", come si dice a Roma, cioè uno dritto e uno rovesciato.
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