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giovedì, marzo 30, 2017

Misteri e segreti di Roma - Segreti di Montecitorio - dodicesima parte



Aiuta questa illusione la tinta che predomina ed è il rosso, ma un rosso cupo o bordò << che fa più austero >>: rossi gli immensi tendaggi di velluto ad embrasses che chiudono le arcate delle gallerie, rosso il cuoio per i sedili dei parlamentari nei settori dell'emiciclo, rossa la moquette sul pavimento. E le pareti sono interamente rivestite d'un legno di quercia che però, sebbene lucidato a riflessi rossastri, non raggiunge i toni preziosi e caldi del mogano.
A considerare soltanto l'emiciclo l'aula comprende un'area di 780 metri quadrati, che arrivano a 1090 con le tribune: quasi il doppio dei maggiori teatri italiani come il San Carlo di Napoli (570) o la Scala di Milano (555).


                                                                               continua...

mercoledì, marzo 29, 2017

Misteri e segreti di Roma - Segreti di Montecitorio - undicesima parte



In compenso lavorano tutti come pazzi (nel 1967 le sedute di assemblea furono 204 per un totale di 1039 ore, le sedute referente o legislative nelle varie commissioni 893, per un totale 1354 ore), e csì vengono speso colpiti da disturbi al fegato o alle coronarie. Come tutto il personale della camera vanno in pensione a sessant'anni, con trattamento di 80.000 mensili se hanno coperto una sola legislatura -- 16.000 lire mensili per ogni anno di mandato -- , di 160.000 se legislature sono state due.
Chi abbia al suo attivo quattro o più legislature avrà una pensione di 320.000 lire al mese: che è il massimo.
Il tempio di questi sacerdoti della democrazia è l'aula dell'Assemblea, o più solennemente l'Aula, in cui si entra da diversi passaggi nei diversi piani. Vista dall'alto delle tribune in un giorno di pioggia e quando non ci sia seduta, all'incerto chiarore del lucernario tutto nastri e festoni liberty, somiglia al cratere d'un vulcano spento.

                                                                                                continua...

martedì, marzo 28, 2017

Misteri e segreti di Roma - Segreti di Montecitorio - decima parte



La banca compi tutte le normali operazioni di un istituto di credito; la posta, in collegamento con un'agenzia esterna, si occupa anche delle prenotazioni per i viaggi ferroviari, marittimi o aerei dei deputati. Ma niente è gratuito per i rappresentanti del popolo  salvo l'uso dei telefoni (per le sole comunicazioni urbane), il servizio di barba e capelli e quello igienico-sanitario. Però tra bagni e docce non si arriva alla decina, mentre le poltrone nella barberia sono soltanto otto; manca pure un coiffeur pour dame -- monito eloquente sulla condizione della donna in Italia --, sicché le deputatesse devono pur sempre ricorrere ai loro parrucchieri abituali.
I deputati sono in numero fisso di 630 dal 1963. ricevono un' indennità parlamentare netta di 750.000 lire mensili, ma lasciano ogni mese 50.000 alla loro casa di previdenza. Devono uscire un sacco di soldi tra viaggi in macchina, posta, vitto e alloggio  per i residenti fuori Roma, aiuti di segretari e spese di rappresentanza: insomma sbarcano il lunario a fatica e i parlamentari comunisti, che versano al partito la metà delle loro entrate, sono addirittura praticamente alla fame.


                                                                                                            continua...