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martedì, marzo 28, 2017

Misteri e segreti di Roma - Segreti di Montecitorio - decima parte



La banca compi tutte le normali operazioni di un istituto di credito; la posta, in collegamento con un'agenzia esterna, si occupa anche delle prenotazioni per i viaggi ferroviari, marittimi o aerei dei deputati. Ma niente è gratuito per i rappresentanti del popolo  salvo l'uso dei telefoni (per le sole comunicazioni urbane), il servizio di barba e capelli e quello igienico-sanitario. Però tra bagni e docce non si arriva alla decina, mentre le poltrone nella barberia sono soltanto otto; manca pure un coiffeur pour dame -- monito eloquente sulla condizione della donna in Italia --, sicché le deputatesse devono pur sempre ricorrere ai loro parrucchieri abituali.
I deputati sono in numero fisso di 630 dal 1963. ricevono un' indennità parlamentare netta di 750.000 lire mensili, ma lasciano ogni mese 50.000 alla loro casa di previdenza. Devono uscire un sacco di soldi tra viaggi in macchina, posta, vitto e alloggio  per i residenti fuori Roma, aiuti di segretari e spese di rappresentanza: insomma sbarcano il lunario a fatica e i parlamentari comunisti, che versano al partito la metà delle loro entrate, sono addirittura praticamente alla fame.


                                                                                                            continua...

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