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mercoledì, febbraio 26, 2014
Gioachino Belli
« I sovrani del mondo antico
C'era una volta un Re che dal palazzo mandò in piazza al popolo quest'editto: "Io sono io, e voi non siete un cazzo, signori vassalli invigliacchiti, e silenzio.
Io sono capace di cambiare una cosa da uno stato all'altro e viceversa: Io vi posso barattare tutti per un nonnulla: Io se vi faccio impiccare tutti non vi faccio torto, Visto che Io ho il potere di darvi la vita e quel con cui vivere.
Chi vive in questo mondo senza possedere la carica o di Papa, o di Monarca o di Imperatore, colui non potrà mai far sentire la sua voce in pubblico!".
Con tale editto si recò il boia come portavoce, chiamando all'attenzione tutti quanti a gran voce; e il popolo intero rispose: "È la verità, è la verità!". » (IT)
« Li soprani der monno vecchio
C'era una vorta un Re cche ddar palazzo
mannò ffora a li popoli st'editto:
"Io sò io, e vvoi nun zete un cazzo,
sori vassalli bbugiaroni, e zzitto.
Io fo ddritto lo storto e storto er ddritto:
pòzzo vénneve a ttutti a un tant'er mazzo:
Io, si vve fo impiccà nun ve strapazzo,
ché la vita e la robba Io ve l'affitto.
Chi abbita a sto monno senza er titolo
o dde Papa, o dde Re, o dd'Imperatore,
quello nun pò avé mmai vosce in capitolo!".
Co st'editto annò er Boja per ccuriero,
interroganno tutti in zur tenore;
e arisposero tutti: "È vvero, è vvero!". »
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