Ecco però che arrivano i piemontesi dalla breccia di Porta Pia e subito pensano di trasportare nel palazzo la Camera dei Deputati. I piemontesi avevano fretta, gli premeva di assicurarsi al più presto il possesso ufficiale dei grandi edifici pubblici dove ancora campeggiano le insegne del Papato: così già nel gennaio del 1871 il presidente della Camera Biancheri incaricava l'ìingegner Luigi Comotto, funzionario ai Lavori Pubblici ed esperto in costruzioni ferroviarie, di apprestare l'aula per la solenne seduta in Roma capitale.
Comotto si diede da fare, ma con tutta la sua buona volontà non gli fu possibile consegnare l'aula per il 1° luglio, secondo gli ordini ricevuti. Tra l'altro aveva dovuto utilizzare almeno per tre quarti il grande cortile d'onore del Fontana, coprendo il tutto con una tettoia a vetri come negli opifici del tempo; e mentre gli operai lavoravano giorno e notte (ma sarebbero riusciti a finire solo gli ultimi di novembre, mano ignota diede voce all'indignazione del vaticana appiccando sulla statua di Pasquino un cartello con parole più meste che ironiche: << Siamo andati proprio sotto: dal Bernini al buon Comotto >>.
continua...
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