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martedì, novembre 09, 2010

PASQUINO - Leone XII (Annibale Sermattei della Genga, 1823-1829)
Tomba in San Pietro, nel mezzo del pavimento della Cappella della Colonna (il monumento è nella navata destra)
Il 23 aprile, come racconta Stendhal, in venti luoghi di Roma e fin sulla porta del palazzo di Monte Cavallo dove stava il papa si trovò col gesso, a lettere enormi:
Siam servi sì, ma servi ognor frementi ultimo verso di un sonetto dell'Alfieri.
In morte
Al chirurgo s'appone la morte di Leone.
Roma però sostiene ch'egli ha operato bene. - L'archiatra era Ilario Todini
In morte
Il danno che Leone ci ha recato. Col non vederlo più vien compensato.
In morte
Poi che spirò il terribile duodecimo Leone, del corpo mezzo fradicio si fece la sezione. Si trovò sani il viscere, senz'ombra di malore; ma con sorpresa videsi che non aveva cuore. Esaminossi il cerebro qual cosa necessaria e in esso si rinvennero, tanti castelli in aria.
Infine il c... gli aprirono, sorgente de' mali, e in c... gli trovarono prelati e cardinali.
In morte
Tre dispetti ci festi, o Padre Santo, accettare il papato, viver tanto, morte di carneval per esser pianto.
Se morivi nei di quaresimali, Leon che in vita tanto mal ci festi, a retaggio comun lasciato avresti il piacer di goder due carnevali.
EPITAFFIO: Qui Della Genga giace per sua e nostra pace.

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