Scalinata di Aracoeli
Il Santo Bambino Dell'Aracoeli
Espesto in una cappella della chiesa, opera - secondo le differenti versioni della leggenda - di un santo oppure degli angeli stessi, e intagliato nel legno di uno olivo dell'orto di Getsemani, caduto in mare durante in mare durante una tempesta, mentre un francescano lo portava a Roma, e arrivato da solo sulle rive del Tirreno, il Santo Bambino di Santa Maria d'Aracoeli guarisce gli ammalatie può anche resuscitare i morti. Le sue labbra diventano rosse quando sta per essere concessa una grazia, impallidiscono quando il caso è senza speranza.
Una volta, una donna gravemente ammalata ottenne dai frati il favore di avere il Bambino per una notte intera al proprio capezzal; ma, volendo la sacra immagine solo per sé, se ne era fatta fare da un bravo artigiano una copia perfetta, e questa consegnò ai frati al momento della restituzione.
La notte seguente, allo scoccare della mezzanotte, la porta del convento rintronò di fortissimi colpi. I frati si precipitarono ad aprire, e stupirono nel trovare un piccino in lacrime.
Lo fecero entrare, e soltanto allora si accorsero che era il loro Santo Bambino in legno, da sé tornato alla sua dimora.
Nei giorni che vanno dal Natale all'Epifania i fanciulli romani usano recitare al Santo Bambino un sermoncino.
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