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Via S. Dorotea
La bella Fornarina
Al numero 20 della via, la casa detta della Fornarina sarebbe apprtenuta alla famosa amante di Raffaello, da lui raffigurata, pare, nella Donna velata agli Uffizi di Firenze e certamente nel bellissimo quadro oggi alla Galleria Nazionale di Palazzo Barberini.
La Fornarina si chiamava Margherita, figlia di Francesco Luzi detto il Fornaro,e il forno si trovava nelle sottostanti botteghe.
Ma qualcuno ha voluto sostenere assurdamente che la Fornarina non impastasse né vendesse pane, bensì fosse una mondana di gran classe, Beatrice detta la Ferrarese, operante negli stessi anni di una Beatrice Spagnola con la quale andò spesso confusa. Aveva un seguitodi giovani nobili, mentre la Spagnola era preferita dagli ecclesiastici.
Beatrice Ferrarese morì vecchia e sifilitica. Non era stata previdente, e quando gli anni e la malattia le consumarono l'unico patrimonio, la bellezza, dovette campar la vita affittando stanze, lavando, cucinando, facendo la mezzana, finchè non la chiusero in ospedale.
Le si atribuiscono questi versi dedicati alle compagne ancora in attività:
O matrema Nonvole, o Lorenzina
O Angela, o Cecilia, o Beatrice,
Sia vostro esmpio ormai questa meschina
La bella Fornarina
Raffaello
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