Gogol Casa
Via Sistina
Gogol e le Anime morte
Esiste ancora la casa in cui visse dal 1838 al 1842 Nicola Gogol: in essa lo scrittore russo scrisse "Le Anime morte" ( in realtà lavorando parecchie or al giorno al Caffè Greco, (via Condotti). La sua permanenza in questa casa è ricordata con una lapide.
Gogol si era innamorato di Roma e in una lettera del febbraio 1838 descrive a un amico il carnevale romano:
"E' tempo di carnevale, tutta la città va a spasso. Il carnevale è una manifestazione grandiosa in tutta Italia, ma a Roma in maniera particolare. Tutti scendono nelle strade, ognuno è mascherato. Chi non a mezzi per travestirsi rivolta la palandrana e si imbratta il muso di nerofumo. Alberi interi e tappeti di fiori girano per le vie; spesso passa qualche carro tutto foglie e ghirlande... sul carro troneggia una comitiva nel gusto delle antiche festività in onore di Cerere; sembra uscita da un dipinto Hubert Robert. Il corso si direbbe coperto di neve, tanta è la farina che vi stata buttata. Avevo sentito parlare di "confetti" ma non mi aspettavo una cosa tanto meravigliosa! Figurati che puoi lanciare alla più bella un sacco intero di farina e quella non solo non si arrabbierà, neanche se è una Borghese, ma te la renderà in uguale misura. In altri paesi la pleba sola si diverte. Qui tutti stanno insieme. C'è una libertà straordinaria che ti manderebbe in visibilio. Puoi parlare e offrire fiori a chi ti pare. Puoi anche saltare su una carrozza di passaggio e sederti tra due sconosciuti...".
Nessun commento:
Posta un commento