Basilica neopitagorica sotto i treni
I neo-pitagorici credevano nella metempsicosi, quindi nell'immortalità dell'anima, e nella necessità di liberarsi con una vita austera dalla schiavitù dei sensi, conquistando così la felicità vera ed eterna dell'oltretomba.
A queste teorie si accompagnarono presto pratiche spiritiche e divinatorie.
Il tutto dovette sembrare pericoloso al Senato di Roma e provocare la chiusura della basilica sottorranea: questa non rileva la traccia di restauri antichi e secondo ogni apparenza fu frequentata solo per breve tempo.
F I N E
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