Roma, nel '600, fu ricoperta da uno sciame un po' invadente di api: l'animale gentilizio dei Barberini. E siccome i Barberini, specie con papa UrbanoVIII, ricostruirono mezza città, di api se ne trovano ancora oggi un po' dappertutto. Le più curiose sono quelle affrescate nella gran vola del salone di Palazzo Barberini, opera di Pietro da Corona. Perché si vedessero bene, data l'altezza della volta - guai se non si fossero viste, data l'immodestia dei Barberini - Pietro le dipinse enormi, gonfie e pingui; cosicché, per le proporzioni e anche un po' per l'aspetto, sembrano piuttosto dei tacchini bene ingrassati o qualche altro volatile mangereccio.
continua...
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