Un compendio del libero pensiero
Questa piazza, dal nome tanto ridente, oggi sede di un vivace mercato, fu uno dei luoghi di esecuzioni capitali: il più famoso certo, e il più esecrato, perché qui morì sul rogo (il 17 febbraio 1600) Giordano Bruno.
A espiazione, e a conferma dei suoi spiriti antioscurantisti, l'Italia da poco compiuta volle erigervi al filosofo un monumento che riuscì un compendio dell'eresia e del libero pensiero: torno torno al basamento appaiano infatti, in medaglioni, le effigie di Erasmo da Rotterdam, Giulio Cesare Vanini, Aonio Paleario, Michele Serveto, Giovanni Wyclif, Giovanni Huss, Paolo Sarpi. La dedica è di Giovanni Bovio: " A Bruno il secolo da lui divinato qui dove il rogo arse ".
continua...
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