Palazzo Colonna
Palazzo tremante
Un tempo i romani dicevano che la vigilia della festa di San Pietro e Paolo palazzo Colonna tremava, nel momento in cui il papa scomunicava il re di Napoli.
Tale scomunica era dovuta al fatto che nel 1788, con Domenico Caracciolo, il regno di Napoli aveva interrotto l'usanza, risalente al tempo di Carlo d'Angiò, di presentare al pontefice il dono di un cavallo bianco, o chinea.
Bisogna però dire che, eliminato il cavallo, i napoletani continuavano a versare un censo annuo di 8.000 once d'oro (ne furono esentati solo nel 1855, sotto Ferdinando II, in cambio di un versamento di 10.000 scudi per il monumento dell'Immacolata).
Bisogna dire anche che la scomunica era di brevissima durata, e il re di Napoli era subito riammesso in seno alla Chiesa; la formula pronunciata dal pontefice era infatti: "Ti maledico e ti benedico". Ma ne sentire quel "ti maledico" il palazzo, appartenente al principe Colonna, conestabile del regno di Napoli, era scocco da un tremito di spavento.
Ricorda la tradizione un sonetto del Belli:
Scommunica, per Cristo e la Madonna,
E tremeranno tutti, tale e quale
Ch'er palazzo der principe Colonna.
continua...
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