Il supplizio dei Cenci
A contrasto con la severità del papa regnante, Clemente VIII, che attraverso questa condanna volle punire tutte le malefatte dei Cenci, fin dall'epoca del processo la gente ritenne Beatrice una vittima fiera e innocente della bestialità paterna e dell'incromprensione arida dei giudici.
Il giorno dell'esecuzione infatti vide radunata intorno al palco del supplizio una gran folla di popolani commossi. Quando testa della condannata rotolò nel paniere vi fu chi salì sul palco e la ricoprì di ghirlande di fiori; il cadavere della giovinetta venne portato nella chiesetta di San Pietro in Montorio ove popolani piangenti lo vegliarono fino a mezzanotte.
Col passare dei secoli la vicenda di Beatrice Cenci è assurta all'immortalità attraverso le pagine di Stendhal e di Shelley, Dumas, Guerrazzi e Niccoloni.
Alcuni ritenevano che il ritratto della Sibilla Samia di Guido Reni riproducesse il sembiante di Beatrice Cenci, ma si tratta ancora di fantasia popolare.
continua...
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