Non durò
La vecchia Letizia Ramorino (che nel suo esilio di Palazzo Bonaparte pare si nutrisse di solo consommé), ai tempi della buona fortuna, a chi si felicitava con lei per i trionfi della famiglia, rispondeva nel suo approssimativo francese: << Pourvou que ca doure >>.
Madama Lettizzia
Il ritratto della vecchia dama ci ha lasciato il Belli:
Che fa la madre de quen gran colosso
che potava li Re co la serecchia?
Campa de cunzumè, nun butta un grosso,
dice uì e nepà, sputa e se specchia;
sta sopr'a un canapè, povera vecchia,
impresciuttita lì peggio d'un osso;
e ha più carne sto gatto in d'un 'orecchia
che tutta quella che lei porta addosso.
A colori è er ritratto d'un cocomero
sano; un stinco je batte co un ginocchio;
e pe' la vita è diventata un gnommero.
Cala ogni giorno e va sfummanno a occhio.
Semo all'ammèn-Gesù: semo a lo sgommero:
Semo all'ultimo conto cor facocchio.
Illustre modella
Come modella per la Vittoria alata, che guida focosi cavalli su di un lato (il sinistro) del Vittoriano, venne scelta la bella duchessa di Sermoneta che, oltretutto, si chiamava proprio Vittoria.
F I N E
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