Museo Etrusco di Villa Giulia
Viale delle Belle Arti
Un papa amato
La villa di Papa Giulio, più nota come villa Giulia, fu la residenza di campagna di Giulio III, che tanto amava la tranquilità di quella dimora da far dire alle malelingue che stava là, trascurando gli affari di stato; in realtà invece non vi passò mai più di un giorno per volta. Ci si faceva portare in barca da Castel Sant' Angelo, sbarcando a un approdo sulla via Flaminia.
Amante della caccia e del gioco, gran mangione ( e perciò colpito dalla gotta ), sempre circonfato da bufoni, Giulio III si fece amare daia romani, ai quali divertirsi piaceva ancor più che a lui, per le grandi feste che offriva al suo popolo.
La vigna di Papa Giulio
Ancora in tempi recentissimi ( e forse i vecchi romani lo dicona ancora ) si definiva nel gergo romanesco " la vigna di Papa Giujo " qualsiasi casa o luogo molto ospitale, dove si magnasse e bevesse alla salute o la faccia del proprietario. Qeusto perchè il buono e il godereccio Giulio III aveva disposto che tutto, indistintamente, il popolini romano potesse frequentare liberamente la sua villa e approfittare dei frutti della sua vigna.
Morto il pappa, gli eredi vollero revocare l'editto; ne seguì una lunga causa, in cui i Conservatori del Campidoglio presero, una volta tanto, le parti del popolo contro i nobili, e cche si concluse con il triomfo del primo.
Misterioso e incantevole l'ambiente è il Ninfeo, circonadato da un labirinto di scalette, di finte grotticelle, di passaggi; vi si ammirano splendide figure nude (femminili) dell'Ammannati, oggi forse sconvenienti (ma molto meno allora) nella residenza del pontefice.
Il 221° papa della Chiesa Cattolica e il 129° sovrano dello Stato Pontificio dal 1550 alla morte 1555
Papa Giulio III
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