Grassi e magri
Il prossimo Papa (che Dio conservi l'attuale) sarà grasso e avrà una R nel cognome. Se non proprio una legge, così vuole una tradizione ormai consolidata da più di un secolo. E va bene che un secolo è poco, per la storia delle Chiesa: ma sta di fatto che Pio IX (Mastai Ferretti) era grasso, mentre il suo successore Leone XII (Pecci) era magro, anzi addirittura esile. Grasso Pio X (Sarto), ma quasi filiforme Benedetto XV (Della Chiesa); bene in carne Pio XI (Ratti), e sottile Pio XII (Pacelli); abbondante Giovanni XXIII (Roncalli), e piuttosto mingherlino Paolo VI (Montini).
Ora si può comprendere che nei voleri della Divina Provvidenza l'alternarsi di grassi e magri al timone della navicella di San Pietro risponda a un preciso disegno, in relazione con i diversi umori attribuiti ab antiquo a quelle opposte tipologie somatiche; ma sembra più difficile stabilire un rapporto tra le dimensioni corporee e la presenza, nel cognome, d'una particolare lettera dell'alfabeto. Domanda da rivolgere ai cabalisti o forse, con maggiori speranze di successo, ai teosofi.
continua...
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