La papessa Giovanna
Bella fanciulla inglese, Giovanna aveva studiato alla scuola di Magonza e vestito l'abito benedettino per amore di un monaco; avendo poi girato con lui tute le scuole d'Europa, divenne teologa di tale sapienza che alla morte di Leone X i cardinali la chiamarono a succedergli col nome di Giovanni VII.
Ma Giovanni VII s'invaghì d'un proprio cameriere segreto.
Da cosa nasce cosa; e un giorno, nel corso di una processione diretta al Laterano, il pontefice sorpreso dalle doglie sullo stradone di San Giovanni, fra il Colosseo e San Clemente, scodellò un inatteso bambino. Alla scandalosa rivelazione seguì immediatamente la morte della puerpera e del piccolo per mano dei cardinali e di popolani inferociti.
Sorta a quanto pare intono alla metà del secolo XIII, oggi irrefutabilmente sfatata, la leggenda è stata oggetto di innumerevoli dispute e pubblicazioni erudite ed è sopravvissuta a lungo nella tradizione orale. Ebbe tanto credito che nella cattedrale di Siena fra i busti dei pontefici rimase esposto fino al tempo di Clemente VIII anche quello di Giovanna. Nel Quattrocento si credeva che il corteo papale del possesso deviasse in via Santi Quattro Coronati per evitare il luogo dell'esecuzione sommaria e sepoltura di Giovanna, identificato con una piccola costruzione (demolita poi da Pio IV) incorporante un frammento di bassorilievo che raffigurava una mammella, o secondo altre fonti d'una statua femminile con un bambino in braccio.
F IN E
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