La cosa più cara
Un bel buco nel mezzo del Foro Romano, messo lì di sghembo con l'apparente intenzione di farvi precipitare i visitatori, ricorda una delle più note tradizioni ell'antica Roma. Narra la leggenda che la terra si era aperta nel punto più centrale di Roma; l'oracolo chiarì subito la paurosa voragine non si sarebbe mai chiusa, anzi si sarebbe gradamente allargata, se Roma non vi avesse gettato dentro la sua cosa più cara e preziosa. Fu allora che il guerriero Marco Curzio, impulsivo, generoso, eroico, ma anche presentuosetto, si gettò armato di tutto punto e a cavallo nella voragine, che subito si richiuse su di lui. Il buco o fossa che ancora oggi si vede è la cicatrice di quella voragine.
( continua... )
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