Via del Foro Romano
Interni del Carcere
Via del Foro Romano
Da Vercingetorige a San Pietro
La cappella di San Pietro in Carcere fu un tempo il famigerato carcere Marmetino o Tuliano. Deve il nome odierno alla leggenda medievale che vuole prigionieri qui San Paolo e San Pietro; quest'ultimo vi avrebbe convertito due carcerieri e quarantasette carcerati, e non avendo acqua per battezzarli avrebbe fatto miracolosamente scaturire una fonte che esiste tutt'ora.
Prima dei due Santi, questo carcere e luogo d'esecuzioni ebbe altri ospiti famosi. Qui Giugurta re di Numidia, vinto da Mario, fu strangolato dopo averne seguito in catene il trionfo. Vercingetorige, capo dei Galli e promotore della loro ribellione nazionale contro Cesare - al quale si consegnò per placarlo quando vide inevitabile la sconfitta - qui fu decapitato dopo il trionfo del vincitore per averlo partecipe allo spettacolo lo aveva tenuto prigioniero per sei anni. Qui furono uccisi i partecipanti alla congiura di Catilina.
Lugrubi scale
Su alcuni frammenti di lastre pavimento della basilica Emilia si possono vedere macchie verdazzurre e rilevate: è forse il bronzo di monete che si fusero nell'incendio del 410 dopo Cristo, quando i Goti di Alarico invasero e devastarono Roma
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