Fontana della Navicella Piazza della Navicella
In piazza della Navicella con Chiesa Domnica
Piazza della Navicella
Vera o no ?
Non si è ancora potuto stabilire se la Navicella in marmo che fa bella mostra di sè sul piedistallo in mezzo all'omomima fontana sia autentica: se si tratta coè di un modellino di epoca romana (forse ex-voto alla protettrice dei marinai, Iside) oppure di una coppia di periodo successivo.
Le mani sotto l'obelisco
Sotto l'obelisco egizio di villa Celimontana, posto in fondo al vialetto fronteggiante, ci sono ancora le mani e parte di un braccio d'uno degli operai che lavoravano ad erigerlo sulla sua base: per errata manovra, infatti, il pesante blocco si abbattè sulla sua base prima che il malcapitato facesse in tempo a ritirarsi.Il principe Godoi, proprietario allora della villa e del millenario monolito, assegnò al povero uomo una pensione a vita. A quanto si racconta, il mutilato visse ancora molti anni, ed era sempre allegrissimo.
Un mosaico antirazzista
Il bellissimo mosaico cosmatesco che illumina la piazza (tra le chiese di S. Maria in Domnica e di S. Tommaso in Formia) risale al XIII secolo e ha un soggetto del tutto insolito: la liberazione degli schiavi, allusiva al compito essenziale dell'Ordine religioso dei Trinitari. Ma addirittura eccezionale è il significato del mosaico, antirazzista avanti lettera: il Cristo, infatti, libera uno schiavo bianco e uno nero, in perfetta parità di posizione. Un concetto davvero cristiano stupefacente per quei tempi.
Villa Celimontana Obelisco della villa
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