Porta Maggiore Basilica
Porta Maggiore
Basilica neopitagorica sotto i treni
A Porta Maggiore, in seguito al cedimento del terreno sotto un binario della linea Roma-Napoli, è venuta in luce nell' aprile del 1917 una basilica sotterranea, che conserva il più importante complesso di stucchi decorativi giunti fino a noi dall'antichità romana e nella quale studiosi eminenti riconoscono -accanto alla villa dei Misteri di Pompei-la più organica testimonianza di culti misterici.
La basilica era, al momento della scoperta, gravemente danneggiata da infiltrazioni, dall'attività di un parassita dello stucco e soprattuto dalle micidiali vibrazioni e scosse provocate dall'andrivieni dei treni. Oggi, passano sopra la basilica diverse centinai di treni al giorno, ma non rappresentano più un pericolo, perché con appropriati lavori terminati nel 1952 l'importante complesso è stato completa- mente isolato.
La fondazione della basilica viene data alla metà del I secolo dopo Cristo e attribuita a un gruppo di ricchi patrizi romani seguaci del neo-pitagorismo.
I neopitagorici credevano nella metempsicosi, quindi nell'imortalità dell'anima, e nella necessità di liberarsi con una vita austera dalla schiavitù dei sensi conquistando così la felicità vera ed eterna dell'oltretomba. A queste teorie si accompagnarono presto pratiche spiritiche e divinatorie. Il tutto dovette sembrare pericoloso al Senato di Roma, e provocò la chiusura della basilica sotterranea: questa non rivela traccia di restauri antichi e secondo ogni apparenza fu frequentata solo per breve tempo.
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