Via di Santa Balbina
Via di S. Balbina
La scritta ebraica
Secondo il Mirabilia urbis Romae, medievale dei pellegrini, nel sito della chiesa di Santa Balbina sorgeva un tempo il mutatorium Caesaris, dove si trovava un candelabro fatto d'una pietra chiamata asbestos: giusto il significato etimologico di questo vovabolo greco, quand'era acceso ed esposto all'aria nulla poteva spegnerlo.
In altri testi, il candelabro si trasformò in un fuoco inestinguibile, acceso da Virgilio mago, che di fronte ad esso pose una statua d'arciere con la freccia incoccata e una scritta ebraica: Se alcun mi tocca , io ferirò. Un tale che non conosceva l'ebraico toccò un giorno la statua, e questa fece partire la freccia: il fuoco si spense e mai più poté essere acceso.
Basilica di Santa Balbina
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