Ancora tre categorie di sotterranei brevemente prima di concludere il nostro volo di talpa sulla Roma degli abissi: quelli macabri, quelli pagani e quelli profani.
Alla prima categoria -- che potrebbe ragionevolmente comprendere anche le catacombe, con tutti i bei loro loculi, i colombari, dove le cellette funerarie sono simili a nidi di piccione, e le confessioni delle chiese, quasi sempre ornate da qualche motivo macabro -- appartengono sopratutto tre ambienti; sono piuttosto straordinari anche in un Paese come il nostro, dove si ha tanta confidenza con l'aldilà.
Il più noto è il sotterraneo dei Cappuccini, sistemato proprio in via Veneto ( si poteva prevedere, fondandolo tre secoli fa, l'estrema necessità di un << memento mori >> nella più tipica via del lusso e del peccato?). E una delle << curiosità >> più note della città, il che ci esime fortunatamente dal descriverla. Ricorderemo solo come miriadi di vertebre, teschi, tibie e alte ossa vi siano composti a formare << mirabili >> e quasi gioconde decorazioni barocche e rococò.
Più austero l'oratorio dei Sacconi Rossi, lambito dalle acque del Tevere. Qui tra tra <>, si prega per l'anima di chi, volente e nolente, si è annegato nel fiume.
continua...
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