San Pietro in una scatola da scarpe
La tomba sotto l'edicola, però, era vuota. E vuoto era anche il ripostiglio marmoreo celato da un muro perpendicolare al Muro Rosso e coperto di graffiti; o almeno, così dichiararono (e a questo punto la vicenda comincia a colorarsi di giallo) gli studiosi che condussero la prima frase degli scavi. Solo diversi anni dopo un sampietrino disse a Margherita Guarducci di ricordare che al tempo della scoperta aveva avuto in consegna dall'economo della fabbrica di San Pietro del materiale rinvenuto nel misterioso ripostiglio. Il materiale era stato messo in scatola di scarpe riposto da qualche parte. Lo spirito investigativo della Guarducci fu premiato quando la scatola venne rinvenuta in un magazzino delle Grotte Vaticane.
Dentro c'erano ossa umane, ossa di animali, frammenti di tessuto, terra, pezzetti d'intonaco rosso, matassine d'argento, monetine medievali.
continua...
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