Nella chiesa di Santa Maria dell'Anima ( che era la chiesa dei tedeschi e degli olandesi ), nel presbiterio, a destra dell'altare maggiore, è sepolto l'ultimo pontefice straniero: Adriano VI Florenz di Utrecht.
Di origine modeste (era figlio di un calafato, ed era stato aio di Carlo V), sinceramente religioso, Adriano sconvolse i romani, che gli dimostrarono fin dal principio la più feroce antipatia. Uscendo dal conclave che lo aveva eletto il 9 maggio 1522, i cardinali (che se ne venivano, ci dice un contemporaneo, con volti squallidi, attoniti e quasi tutti discontenti e già pentiti di quello che avevano fatto) furono accolti con fischi, grida, insulti. Chi voleva arrostirli, chi bollirli a lesso, chi metterli in gelatina; mentre Marforio, conversando con Pasquino, proponeva di passarli per le picche e aggiungeva:
Né sarieno anche eguali
le pene al metro, ma bisogneria
trargli in Ispagna coll'artiglieria:
canaglia brutta e ria,
ch'ha fatto un papa senza saper come,
fiammingo, mai non visto e senza nome.
continua...
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