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mercoledì, settembre 11, 2013

Misteri e segreti di Roma


 


Piazza S. Croce in Gerusalemme
Le reliquie di Sant'Elena
La chiesa di Santa Croce in Gerusalemme sarebbe stata costruita per desiderio di Costantino il quale vi volle ospitare tutte le reliquie che sua madre, Elena, aveva portato dai luoghi santi di Palestina.
Nella cappella dedicata a Sant'Elena, sotto il paviomento, c'è la terra che essa prese sul Calvario; nella Cappella delle Reliquie sono conservati: tre pezzi del legno della Croce, un chiodo e una parte del "titolo", due spine della corona e all'inizio di una scala, il braccio trasversale della croce del buon ladrone, San Disma.
Vi si aggiunga un dito di San Tommaso: quello stesso che il diffidente apostolo affondò nel costato di Gesù.

Misteri e segreti di Roma




 





Piazza di S. Cecilia
Il calidario del supplizio
Nells chiesa di S. Cecilia in trastevere esiste tutt'ora il calidario ove la martire subì per 3 giorni il supplizio: poichè scaduto il terzo giorno non era stata soffocata dai vapori caldissimi, i suoi aguzzini la decapitarono .
Il calidario conserva in parte la struttura originaria: si possono vedere anche i tubi per i vapori e per l'acqua calda,. Per il resto è rifatto nel '500 e nel '600 e si presenta come una sontuosa cappelletta.

giovedì, settembre 05, 2013

Gioacchino Belli




     Lustrissimi: co’ questo mormoriale

Lustrissimi co’ questo mormoriale
v’addimando benigna perdonanza
se gni fiasco de vino igni pietanza
non fussi stata robba pella quale.

Sibbè che pe’ nun essece abbonnanza
come ce n’è piú mejjo er carnovale,
o de pajja o de fieno, o bene o male
tanto c’è stato da rempí la panza.

Ma già ve sento a dí: fior d’ogni pianta,
pe la salita annamo e pe la scenta,
famo li sordi, e ’r berzitello canta.

Mo sentiteme a me: fiore de menta,
de pacienza co’ voi ce ne vò tanta,
e buggiarà pe’ bbio chi ve contenta.

1818-19

Gioacchino Belli - (1791-1863)


 


  A LI CAGGNAROLI SULL'ORE CALLE

Bastardelli futtuti, adess'adesso
Si nun ve la sbiggnate tutti quanti,
Viengo giù, ccristo, e vve n'ammollo ttanti,
Tutti de peso e cco la ggionta appresso.

Che sso! mmai fussim'ommini de ggesso,
Da piantà llì cco la fronnetta avanti!
Guarda che sconciature de garganti!
Fùssiv'arti accusì, ttanto è l'istesso.

È ggià da la viggilia de Sanpietro
Che vve tiengo seggnati uno per uno
Pe ggonfiavve de chicchere er dedietro.

Pregat'Iddio, fijjacci de nisuno,
Pregat'Iddio d'arisfassciamme un vetro,
E vvedete la fin de sto riduno.

Terni, 1 ottobre 1831                     D'er medemo

mercoledì, settembre 04, 2013

Misteri e segreti di Roma




Via S. Ambrogio
" Ma ve ne erano di fuori "

Nella chiesa di S: Ambrogio, nel '500 si tenevano le tradizionali prediche alle cortigiane, obbligatorie e tenute in generale alle ore 20 ( ora morta per il degno lavoro di quelle fanciulle). Predicava in genere un allegrissimo padre trentino, rubizzo e gioviale, che sapeva come prendere quelle figliole, così che la chiesa risonava di risate.
Ma poi, cambiato tono, il dabben uomo sollecitava le peccatrici a redimersi e, se possibile a naritarsi, promettendo dote e assistenza in ogni caso. E qualcuna si convert' davvero. Le prediche erano severamente vietate al sesso maschile. Dice un cronista del 1566: " Li sbirri stettero alla porta della chiesa, acciò non entrasse alcun homo, ma ve ne erano fuori". E pare che, all'uscita delle ragazze, succedessero le cosidette scene turche.

martedì, settembre 03, 2013

Ettore Petrolini


 Ettore Petrolini


Mia madre aveva il senso dell’economia sviluppato fino alla genialità: figuratevi, io mi chiamo Gastone. Ebbene, lei mi chiamava semplicemente Tone... per risparmiare il gas...

Ettore Petrolini (Roma 1884 - Roma 1936)

 Ettore Petrolini


   Bisogna prendere il denaro dove si trova: presso i poveri. Hanno   poco, ma sono in tanti.