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domenica, dicembre 28, 2014

Misteri e segreti di Roma - Piazza di Spagna - quarta parte

           Barcaccia
                       Immacolata Concezione       

     La posa della corona di fiori


La colonna e il dogma     

Com'è noto, la colonna in piazza di Spagna fu innalzata - per celebrare la proclamazione del dogma dell'Immacolata Concezione. Per la verità, a Roma si diceva anzi (lo dicevano soprattut\to i numerosissimi protestanti delle "colonie" straniere) che il dogma era stato proclamato per dare una destinazione alla bellissima colonna di cipollino, da gran tempo giacente inutilizzata in Quirinale.
L'innalzamento era stato una notevole impresa d'ingegneria, riuscita alla perfezione anche perché - dicevano - Pio IX non vi aveva assistito. Il buon papa aveva difatti, anzi condivideva con altri fra i personaggi più in vista nella vita religiosa del tempo (primo fra tutti don Bosco), la fama di iettatore. I giornali liberali avevano tratto il massimo partito da alcuni episodi incresciosi: la morte improvvisa di una signora e di due vescovi venuti a Roma a baciare la pantofola del Santo Padre; il ribaltamento della carrozza del Duca D'aosta, che tornava dal Vaticano, dove aveva ricevuto la benedizione e che l'incidente si era gravemente ferito.       

                                                                                                               FINE                                                  

                                                                                              

sabato, dicembre 27, 2014

Misteri e segreti di Roma - Piazza di Spagna - terza parte

          

                                            Piazza di Spagna    



Le amarezze di Keats

Al numero 26, dov'è la Keats-Shelley Memorial House, in una stanza contenente alcune bacheche di cimeli di Keats, il poeta malatissimo abitò qualche mesenell'autunno 1820 e nell'inverno 1821.
Si racconta che dalla finestra gettasse ogni tanto gli spaghetti che gli portavano, piatto non certo non molto adatto alle sue condizioni di salute.
Si racconta anche che Keats solesse passeggiare al Pincio con un altro inglese malato di tisi, il tenente Isaac Marmaduke Elton; e che gli prendessero le furie quando Paolina di Borghese, spesso anche lei al passeggio, guardava l'Elton, alto e bello, e non degnava lui di un occhiata.

                                                                                                                      (continua...)

martedì, dicembre 23, 2014

Misteri e segreti di Roma - Piazza di Siena - seconda parte



Casanova e suo fratello        

A palazzo di Spagna alloggiò nel 1748, durante il suo primo soggiorno a Roma, Giacomo Casanova, sotto la protezione e al servizio del cardinale Acquaviva, ambasciatore di Spagna e di Napoli.E qui che ebbe la sua prima disaventura amorosa romana: quando una notte una fanciulla di cui si era invaghito, Barbaruccia Delacqua, gli si rifugio in camera, travestita da prete. L'inizio sembra promettente; ma Barbaruccia cercava solo rifugio contro gli sbirri: aveva cercato di fuggire con il suo innamorato, erano stati scoperti, era inseguita.
Il Casanova, nell'imminenza del pericolo, la convinse a chiedere aiuto all'Acquaviva. L'asilo fu accordato, Barbaruccia si salva, ma il Casanova, sospettato a torto di aver ricevuto per i propri meriti la visita notturna della bella, finì cacciato da Roma.
Il suo secondo soggiorno romano, dodici dopo, fu anche meno fortunato. Innamorato di Teresa Rolland, figlia del proprietario dell'albergo Ville de Paris in Piazza di Spagna, la presentò al proprio fratello, Giovanni; e Giovanni rubò Teresa al grande amatore, la sedusse e la sposò.

                                                                                                                   (continua...)               

Misteri e segreti di Roma - Piazza di Spagna - Pirma parte

           Piazza di Spagna


Piazza di Spagna
Una Barca Vera

La Barcaccia dell'omonima fontana  - opera del padre del Bernini su commissione di papa Urbano VIII - ricorda un episodio avvenuto alla fine di una terribile inondazione che colpì la città uccidendo migliaia di persone e allagando tutta la parte bassa
Piazza di Spagna era sommersa da acqua e fango, e quando l'acqua si ritirò lasciò nell'esatto punto ove oggi c'è la fontana, una barca. Da questo fatto, si dice, Pietro Bernini avrebbe fatto ispirazione.
Sta per certo che la tipica forma della fontana, così bassa e depressa, è dovuta anche alla scarsa pressione dell'acqua e alla limitata potenza del getto.

Serpentelli frammassoni

Alla locanda della Scalinata, il conte Cagliostro tenne riunioni di frammassoni in una sala parata di nero, con "bianchi teschi di morti" che spiccavano nel mezzo di ogni parete.
In fondo, una tavola coperta d'un drappo nero reggeva la simbolica squadra, e anfore, ampolle, bicchieri e bicchierini; a destra, su una tavola più rozza, c'erano due barbagianni e vari serpentelli in una scatola di latta.                                              
                                                                                                      
                                                                                                             (continua...)







sabato, dicembre 20, 2014

Misteri e segreti di Roma - Via Sistina

  Via Sistina      

       

            Gogol                                                                                                     Casa    

 Via Sistina
Gogol e le Anime morte

Esiste ancora la casa in cui visse dal 1838 al 1842 Nicola Gogol: in essa lo scrittore russo scrisse "Le Anime morte" ( in realtà lavorando parecchie or al giorno al Caffè Greco, (via Condotti). La sua permanenza in questa casa è ricordata con una lapide.
Gogol si era innamorato di Roma e in una lettera del febbraio 1838 descrive a un amico il carnevale romano:
"E' tempo di carnevale, tutta la città va a spasso. Il carnevale è una manifestazione grandiosa in tutta Italia, ma a Roma in maniera particolare. Tutti scendono nelle strade, ognuno è mascherato. Chi non a mezzi per travestirsi rivolta la palandrana e si imbratta il muso di nerofumo. Alberi interi e tappeti di fiori girano per le vie; spesso passa qualche carro tutto foglie e ghirlande... sul carro troneggia una comitiva nel gusto delle antiche festività in onore di Cerere; sembra uscita da un dipinto Hubert Robert. Il corso si direbbe coperto di neve, tanta è la farina che vi stata buttata. Avevo sentito parlare di "confetti" ma non mi aspettavo una cosa tanto meravigliosa! Figurati che puoi lanciare alla più bella un sacco intero di farina e quella non solo non si arrabbierà, neanche se è una Borghese, ma te la renderà in uguale misura. In altri paesi la pleba sola si diverte. Qui tutti stanno insieme. C'è una libertà straordinaria che ti manderebbe in visibilio. Puoi parlare e offrire fiori a chi ti pare. Puoi anche saltare su una carrozza di passaggio e sederti tra due sconosciuti...".