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sabato, febbraio 28, 2015

Misteri e segreti di Roma - Villa Borghese - terza parte

                                                      

Paolina fatti in là

Fra le opere custodite ala Museo Borghese è celeberrima la Venere vincitrice del Canova: ritratto, come ognun sa, di Paolina sorella di Napoleone e moglie in seconde nozze del principe Camillo Borghese.
Antonio Baldini ha dedicato all'opera - mostrando, ancora in anni non troppo favorevoli al Canova, di averne saputo intendere la qualità squisita - una deliziosa fantasia intitolata Paolina fatti là. Immaginando di essersi introddoto nottetempo, fortunosamente, nelle sale della galleria, il Baldini narra di essersi aggirato fra marmi e alabastri e riflessi di luna, e poi essersi detto, lottando contro un invadente senso di colpa: " E adesso andiamo da Paolina ".
"Paolina" continua lo scrittore, "seduta sul suo letto di marmo, stava sveglia; cioè non propriamente seduta, ma rilevata sul fianco e appoggiata con gomito sui colmi cuscini: e si sarebbe detto che in quel momento sorridesse alla luna lucente dietro linferriata della finestra.


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martedì, febbraio 24, 2015

Misteri e segreti di Roma - Villa Borghese - seconda parte

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La Deposizione rubata

La IX Sala della Galleria Borghese ospita una fra le gemme della collezione: la Deposizione che Atalanta Baglioni fece dipingere a Raffaello in ricordo del figlio, il bellissimo Grifonetto, ucciso in seguito al fallimento della congiura con cui aveva tentato di togliere al cugino Giampaolo la signoria di Perugia.
Dalla Cappella Baglioni, a Perugia, il prezioso dipinto fu sottratto dai padri francescani col favore della notte, affinché potesse arrivare a destinazione prima che i furibondi perugini riuscissero a sventare il trafugamento.

Cardinale servizievole

Nel volto di Davide che lancia la pietra, opera famosissima di Gian Lorenzo Bernini (conservata nella sala del Davide del Museo Borghese), lo scultore allora venticinquenne ritrasse se stesso. Per farlo ebbe bisogno d'uno specchio; e più volte gli fece l'onore di reggerlo il cardinale Maffeo Barberini, poi divenuto Urbano VIII.

                                                                                                   continua...



venerdì, febbraio 20, 2015

Misteri e segreti di Roma - Villa Borghese - prima parte

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                                                                 Villa Borghese

Una collezionista senza scrupoli

Villa Borghese, fu creata per il cardinale Scipione Borghese, nipote di papa Paolo V e da lui adottato, ospita quella che è stata definita "la regina delle raccolte private del mondo": la collezione d'arte che - continuata poi da Marcantonio Borghese, impoverita da Napoleone, rinsanguata in seguito con nuove accessioni - fu da Scipione iniziata e portata a buon punto.
Spregiudicato come molti grandi collezionisti, il "cardinal nipote" non esitò a valersi del prestigio che gli veniva dalla potente protezione dello zio, ricorrendo talvolta a lusinghe o minacce per ottenere quello che gli premeva. Per esempio, fu sicuramente forzata la vendita, da parte del cardinale Sfondrati, di settanta dipinti della sua raccolta, fra i quali due splendidi Tiziano: l'Amor sacro e Profano e la Venere che benda Amore (Sala XX). 
Pressioni dello stesso genere costrinsero a cedere loro opere il cardinale Vendramin e i legali di Avignone, mentre il marchese Bentivoglio procurava al cardinal Scipione quadri del Dosso a prezzo di un inganno ai danni del duca di Ferrara.
Da grande collezionista, Scipione Borghese ebbe però, oltre la spregiudicatezza, il fiuto sicuro. Riconobbe infatti l'eccezionalità di due giovanissimi, Gian Lorenzo Bernini e il Caravaggio; di quest'ultimo ebbe il Bacchino malato e il Giovane con canestro di frutta grazie a un sequestro ad opera del fiscale di Paolo V, nello studio del Cavalier d'Arpino, dove il Caravaggio aveva lavorato come allievo, e acquistò invece la Madonna dei Palafrenieri, (Sala XIV) eseguita per la chiesa di Sant'Anna dei Palafrenieri e rifiutata dai canonici di San Pietro, scandalizzati dalla rugosa vecchiezza della Santa, dalla nudità del Bambino, dalla generosità di forme messa in mostra dallo scollo della Vergine.


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lunedì, febbraio 16, 2015

EINSTEIN - Indovinello





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Non vi sono trabocchetti, ma solo logica


In una strada vi sono 5 case dipinte in 5 colori differenti. In ogni casa vive una persona di differente nazionalità. Ognuno dei padroni di casa beve una differente bevanda, fuma una differente marca di sigarette e ha un animaletto differente.


Di chi è il pesciolino?

Indizi:

1.     L’inglese vive in una casa rossa
2.     Lo svedese ha un cane
3.     Il danese beve thé
4.     La casa verde è a sinistra della casa bianca
5.     Il padrone della casa verde beve caffé
6.     La persona che fuma Pall Mall ha gli uccellini
7.     Il padrone della casa gialla fuma sigarette Dunhill’s
8.     L’uomo che vive nella casa centrale beve latte
9.     Il norvegese vive nella prima casa
10.            L’uomo che fuma Blends vive vicino a quello che ha i gatti
11.            L’uomo che ha i cavalli vive vicino all’uomo che fuma le Dunhill’s
12.            L’uomo che fuma le Blue Master beve birra
13.            Il tedesco fuma le Prince
14.            Il norvegese vive vicino alla casa blu
15.            L’uomo che fuma le Blends ha un vicino che beve acqua



Secondo Einstein, agli inizi del ‘900, il 98% della popolazione non era in grado di risolvere questo indovinello.