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sabato, febbraio 14, 2015

Misteri e segreti di Roma - Via della Università - nona parte

Il putrefatto

Nella sezione dedicata al secolo XVII un clistere per fumo di tabacco, un astuccio per infusioni ( dette oggi endovenose: la scoperta risale al 1642 quando un certo Wahreendorff iniettò con una cannuccia vino spagnolo nelle vene dei suoi cani per renderli più presti alla caccia) e il modellino della stadera del Sartorio: era grande come una stanza, il piano della stadera costituiva il pavimento del locale in cui visse per trent'anni il Sartorio annotando tutte le variazioni di peso del suo corpo: scoprì il metabolismo e la "respiraratio insensibilis".
Capolavoro della sezione "Il Putrefatto", statua lignea policroma (h. cm. 25) rappresentante non uno scheletro, bensì un cadavere in avanzato stato di putrefazione. Ha un manto turchino. Regge un orologio: D'impiego domestico, come "memento mori ".

Tutto finisce in gloria

Il visitatore, turbato forse da meditazioni alle quali non sia avvezzo, potrà piacevolmente distrarsi nell'ultima sezione, dedicato al secolo XIX:
Stampella di Garibaldi; interessanti tipi di bidet; fotografia di Garibaldi all'Aspromonte; bella collezione di seggette.                     

                                                                                                              FINE

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