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martedì, dicembre 27, 2016

Misteri e segreti di Roma - Roma sotterranea - tredicesima parte



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                     Chiesa di S. Maria dell'Orazione e Morte


Meno noto l'oratorio cui si accede per ripida scala chiesa di S. Maria dell'Orazione e Morte in via Giulia. Qui vi aspettano scheletri addobbati e <> in atteggiamento naturali e spontanei, quasi protagonisti di una spaventevole recita di una sacra rappresentazione ammonitrice, di un auto-sacramental (e difatti rappresentazioni del genere vi si svolgevano in passato). Questi scheletri vi fissano e vi ricordano, col gesto eloquente e con l'ostentazione di allegri cartelli, cose molto sgradevoli e rattristanti, ma che finiranno per elevare la vostra anima. Finissima cosa è il lampadario, tutto contesto, come altri arredi, di vertebre e costole.
L'immenso elenco dei sotterranei pagani comprende tutti quelli della Roma repubblicana e imperiale; un altro impressionante labirinto che si svolge su un piano completamente autonomo e solo di rado entra in contatto con le latébre della Roma cristiana ( come avviene ai SS. Giovanni e Paolo e in pochi altri luoghi). 
C'è solo da scegliere : nell'elenco interminabile troviamo il criptoportico del Palatino, bellissimo per effetti di luce, i sotterranei del Colosseo, ancora odorosi di belve e di sangue umano, i vari Mitrei, la basilica neopitagorica di Porta Maggiore con i suoi stucchi ancora così freschi, le cantine del palazzo Senatorio, col tempio dell'oscuro Dio Velove, antagonista di Giove e negatore della luce, e persino interi palazzi, come la Domus Aurea, che non era del tutto sotterranea quando fu costruita, ma lo diventò ben presto.
Appena un'occhiata ai sotterranei dell'ultima categoria, quelli profani, anzi profanissimi; cioè d'istituzione moderna, totalmente utilitaria: la miseranda metropolitana, una seconda metropolitana in costruzione da secoli, forse destinata ai nostri pronipoti, e il disordinatissimo intrico di fognature -- ingorgate al primo acquazzone, così che Roma si trasforma ogni volta in una novella Venezia --  condotti, tubature, sottopassaggi e via dicendo. Ma da questo punto di vista Roma non è certo all'avanguardia e una visita più approfondita non ci interessa.       


                                                                                                              F I N E                                                                                                                             

domenica, dicembre 25, 2016

Misteri e segreti di Roma - Roma sotterranea - dodicesima parte

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Ancora tre categorie di sotterranei brevemente prima di concludere il nostro volo di talpa sulla Roma degli abissi: quelli macabri, quelli pagani e quelli profani.
Alla prima categoria -- che potrebbe ragionevolmente comprendere anche le catacombe, con tutti i bei loro loculi, i colombari, dove le cellette funerarie sono simili a nidi di piccione, e le confessioni delle chiese, quasi sempre ornate da qualche motivo macabro -- appartengono sopratutto tre ambienti; sono piuttosto straordinari anche in un Paese come il nostro, dove si ha tanta confidenza con l'aldilà.
Il più noto è il sotterraneo dei Cappuccini, sistemato proprio in via Veneto ( si poteva prevedere, fondandolo tre secoli fa, l'estrema necessità di un << memento mori >> nella più tipica via del lusso e del peccato?). E una delle << curiosità >> più note della città, il che ci esime fortunatamente dal descriverla. Ricorderemo solo come miriadi di vertebre, teschi, tibie e alte ossa vi siano composti a formare << mirabili >> e quasi gioconde decorazioni barocche e rococò.
Più austero l'oratorio dei Sacconi Rossi, lambito dalle  acque del Tevere. Qui tra tra <>, si prega per l'anima di chi, volente e nolente, si è annegato nel fiume.

                                                                                                                continua...

sabato, dicembre 24, 2016

Misteri e segreti di Roma - Roma sotterranea - undicesima parte


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Palazzo Giustiniani                                                                      Ghetto



Le cantine di Roma non sono meno labirintiche e misteriose. In quelle dei quartieri moderni, situati sulle colline della periferia, può capitarci, al minimo scavo, di scoprire un cunicolo che porta verso l'Ignoto. Ne esce un freddo vento che sa di muffa e di cose strane; si tappa in fretta il buco e si cerca di non pensarci più.
Sempre in periferia, queste labirintiche cantine comunicano con catacombe note e ignote, e sopratutto con quelle assurde latomie che sono le fungaie, dove crescono pallidissimi gli << psalliota arvenis >> e gli  << psalliota campestris >> ovverosia gli champignons. Le fungaie non sono meno complicate delle catacombe; ogni tanto vi si perde qualche ragazzino (tre, caso clamoroso, vi si persero tutti insieme qualche anno addietro), ma, grazie a Dio, finisce sempre per essere ritrovato.
Nelle cantine della città vecchia, invece, si può scoprire qualche statua, qualche sarcofago, qualche colonna antica o qualche arcata romana; o anche qualcosa di misterioso, come l'enorme obelisco interrato sotto palazzo Giustiniani, o come la grande colonna, di cui non si vedono né la fine né il principio celata sotto le case del Ghetto.

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venerdì, dicembre 23, 2016

Misteri e segreti di Roma - Roma sotteranea decima parte

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San Giorgio al Velabro
                                                                                                             Arco di Giano al Velabro


Sempre in tema di acque misteriose, senza scomodare quindi fontane, acquedotti, condotti e altre canalizzazioni ufficiali, ricorderemo almeno l'Acqua Argentina, la limpidissima sorgente che sgorga nel Velabro e, orrore confluisce subito nella Cloaca Massima: una vergine contaminata dal contatto con una turpe meretrice.
Strana e indicativa la faccenda del laghetto fantasma. Quando nel 1958 si inaugurò quel p' di Metropolitana che inorgoglisce a torto i romani, tutti i giornali cittadini parlarono con entusiasmo del << laghetto sotterraneo >> che dalla Metropolitana stessa si poteva ammirare.
I cronisti parlandone con sussiego e con profonda conoscenza di causa, si abbandonarono  a voli pindarici, descrivendo il << fantasmagorico >> gioco delle luci dei rapidi treni, magicamente riflesse nel laghetto stesso. Quel giorno mezzo milione di romani prese la metropolitana; un milione di occhi, quindi -- più o meno -- si tuffò nell'oscurità per scoprire i deliziosi giochi di luce. Invano. Non si vide assolutamente niente. Il laghetto esisteva solo nella fantasia dei cronisti che l'avevano << visto >> o, meglio, si trattava una pozza d'acqua scoperta sotto Via Urbana e frettolosamente prosciugata.

                                                                                  continua...

giovedì, dicembre 22, 2016

Misteri e segreti di Roma - Roma sotterranea - nona parte

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                                                                                Basilica di San Clemente


Ma il più celebre monumento del sottosuolo, a Roma, è forse la chiesa di S. Clemente. E anch'essa a più strati, come le catacombe; dallo strato religioso, appena sotto il livello stradale, scendiamo in quello più misterioso del mitreo, immerso in un misticismo ben differente, che tutto sommato ci provoca un'arcana paura. La luce scende da spiragli misteriosi, accompagnata da ciuffi di falso capelvenere e di altre erbe semiaquatiche. 
L'acqua filtra un po' dappertutto nel sottosuolo di Roma, stilla dai muri e li ingromma di muffe, salnitri, stalattiti; qui a S. Clemente fino a poco tempo fa sgorgava addirittura una cascata, mirabile dictu; attualmente è stata eevirata e irreggimentata dai padri irlandesi, ma brontola ancora nelle viscere della terra.  

                                                                                      continua...