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sabato, aprile 30, 2016

Misteri e segreti di Roma - Piazza del Popolo - sedicesima parte

 
 
 
I carbonari           
 
 
In piazza del Popolo, il 23 novembre 1825, furono decapitati i carbonari Leonida Montanari e Angiolo Targhini, << rei >>, si legge nelle Annotazioni delle Giustizie da Gio. Batta. Bugatti e dal suo successore Vincenzo Balducci,  di << lesa maestà e per ferite con pericolo >> ( avevano tentato di uccidere una spia).
Una relazione della confraternità di San Giovanni Decollato riferisce che sino ai piedi   del patibolo i confratelli cercarono di convincere i due massoni a dichiararsi pentiti e a convincere gli estremi sacramenti. A che servono tante preghiere ? rispose Tarquini. << Sono uomo ancor i, e ben mi sento commosso da queste, ma null'altro però operano su di me >>. E poco prima che la mannaia gli troncasse il collo, gridò: << Popolo, io moro senza delitti, ma moro Massone e e Carbonaro!.
Montanari invece accolse i tentativi dei confratelli con decisa ostilità: il suo ultimo saluto al mondo fu una serie di ingiurie ai confortatori di San Giovanni Decollato e a quanti altri gli erano d'intorno.
 
   
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mercoledì, aprile 27, 2016

Misteri e segreti di Roma - Piazza del Popolo - quindicesima parte

 
 
 
Le chiese finte gemelle               
 
 
Un altro giochetto meno cruento e che si può fare tutt'oggi è relativo all'apparente perfetta uguaglianza delle due chiese << gemelle >> di Santa Maria dei Miracoli e di Santa Maria in Montensanto.
Conduciamo qualcuno presso Porta del Popolo e chiediamogli di stabilire se le due chiese sono uguali o no - salvo dettagli secondari, come le statue e i campanili. A meno che il nostro << qualcuno >> non sia particolarmente furbo o animato da spirito di contraddizione dirà certamente che sì, le due chiese sono gemelle.
E in realtà tali appaiono. Ma andiamo a vederle da vicino, possibilmente anche di dentro: non solo diversissime, ma quella di sinistra è addirittura quasi due volte  più vasta dell 'altra! Inoltre la cupola è di forma del tutto differente; e anche la pianta: S. Maria dei Miracoli è ellittica, S. Maria di Montesanto circolare.

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martedì, aprile 26, 2016

Misteri e segreti di Roma - Piazza del Popolo - quattordicesima parte

                                       
 
 
Uno scherzo cruento 
 
 
Un gioco favorito dei romani nelle belle sere d'estate consisteva nel portare qualcuno presso l'obelisco di piazza del Popolo e poi, bendargli gli occhi, intimargli di imboccare il Corso. Tra le grandi risate degli astanti, l'infelice non ci riusciva quasi mai, ed in genere andava a sbattere contro le colonne delle chiese o ad incespicare nei gradini.
Ancora meno facilmente l'esperimento al giorno d'oggi. L'uomo bendato cadrebbe vittima del traffico angoscioso a meno di 10 passi dall'obelisco.
Eppure la tradizione non è tanto remota: la vecchia guida del TCI, poco più di quarant'anni fa, la dava come contemporanea. Invece Pier Paolo Trompeo, in << via Cupa >> cita quest'abitudine come un racconto fattogli dalla madre che già a lui sembrava << una fiaba di tempi remotissimi >>.


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lunedì, aprile 25, 2016

Misteri e segreti di Roma - Piazza del Popolo - tredicesima parte

        
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La signora vestita di bianco 
 
 
Nella chiesa  di Santa Maria dei Miracoli, che con la chiesa << gemella >> dedicata a Santa Maria di Montesanto corona l'ingresso di via del Corso, venne trasferita l'immagine miracolosa della Madonna che aveva salvato la vita di un fanciullo. Questi, con la madre lavandaia, si era recato sulle rive del Tevere: era il 20 giugno 1525 e, mentre la donna lavava i panni, il bambinetto giocava con l'acqua. Ad un tratto cadde e scomparve ben presto, trasportato dalla corrente vorticosa. Alle grida della donna accorsero due giovani che, senza esitare, si tuffarono nel fiume, traendo a riva il piccolo.
Alle lacrime di gioia della madre, il figlioletto rispondeva: << Mamma cara non è successo nulla, non mi sono neppure spaventato, perché una bella Signora, vestita di bianco, mi ha tenuto sollevato al di sopra delle acque >>.
Ora la chiesa è officiata dai Preti del Sacro Cuore di Bètharram.

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sabato, aprile 23, 2016

Misteri e segreti di Roma - Piazza del Popolo - dodicesima parte

 




Vannozza 


Per duecento anni, grazie a un lascito di Vannozza, a Santa Maria del Popolo si celebrarono messe in suffragio della sua anima. Più tardi fu tolta anche la lapide tombale, solo di recente ritrovata e oggi murata nel portico di San Marco, a fianco di Palazzo Venezia.

Un macrabo monumento


E quello che vediamo vicino alla porta della navata a sinistra di Santa Maria del Popolo, eretto a se stesso da G:B: Ghisleni nel 1672. Rappresenta uno scheletro orante, tradotto con efficacia in marmo bianco e giallo, con una espressione intensa e quasi angosciosa. << Neque hic vivus, neque illic mortuus >> dice la scritta sopra il monumento.
Sopra lo scheletro, due medaglioni recanti il simbolo del bruco che rivive la farfalla e un'altra scritta: << In nidulo meo moriar, ut phoenix multiplicabo dies >>, Morirò nel mio bozzolo, moltiplicherò i miei giorni come la fenice >>.

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venerdì, aprile 22, 2016

Misteri e segreti di Roma - Piazza del Popolo - undicesima parte

                    
 Vannozza
Sposata prima con un ufficiale della chiesa, Domenico d'Arignano, poi ( dal 1480 circa ) col milanese Giorgio della Croce, infine con Carlo Canale - uomo di una certa distinzione, dedicatario dell'Orfeo del Poliziano, e in concidezia del matrimonio investito d'una carica in Vaticano - Vannozza fu protetta con discrezione da Alessandro anche dopo che ebbe ceduto il suo posto ad altre, e con discrezione seppe tenersi in disparte quando fu necessario.
Ricca e rispettata, sulla fine della via si dedicò a una attività religiosa e benefica.
Quando morì, dei figli suoi e di Alessandro VI era ancora viva, e per pochi mesi, solo Lucrezia, di lì a poco stroncata da una disastrosa maternità.


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giovedì, aprile 21, 2016

Misteri e segreti di Roma - Piazza del Popolo - decima parte




Vannozza 


A Santa Maria del Popolo, nella stessa Cappella in cui era stato inumato il duca Gandia, fu sepolta nel novembre 1518 con decorose, Vannozza Catanei, ai suoi tempi amante del cardinale Rodrigo Borgia, poi divenuto papa Alessandro VI, madre di tre o quattro suoi figli: Juan duca di Gandia, il fin troppo famoso Cesare (il Valentino), Lucrezia, forse Jofré (Alessandro parve talvolta mettere in dubbio questa sua paternità).

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mercoledì, aprile 20, 2016

Misteri e segreti di Roma - Piazza del Popolo - nona parte


                      
Chi ha ucciso il duca di Gandia 
Data la fama di Valentino, è chiaro quali domande suggerisca, e suggerisse ai contemporanei, la fine di suo fratello; ed è certo abbastanza indicativo, fra l'altro, il fatto che le indagini, sul principio molto attive, a un certo punto s'insabbiarno: forse per volontà del papa, sicuro, per qualche motivo, che il figlio prediletto fosse stato ucciso dall'altro.
Fra le varie ragioni che avrebbero potuto spingere il Valentino al delitto (la gelosia per la predilezione del padre, il desiderio di assicurarsi il feudo di Juan), si è parlato anche di un'altra e più ipotetica gelosia: per la sorella Lucrezia, sulla quale voci contemporanee gettano ripetutamente il sospetto di amori incestuosi con i fratelli e persino con il padre.  
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lunedì, aprile 18, 2016

Misteri e segreti di Roma - Piazza del Popolo - ottava parte


                               Fontana della Dea di Roma   -   Terrazza del Pincio



Chi ha ucciso il Duca di Gandia
 
 
Dopo questa testimonianza, si esplora il fondo del fiume, la sera stessa restituisce il cadavere di Juan, lordo di fango, trafitto da molteplici ferite una delle quali gli ha squarciato la gola.
La notte il cadavere, pulito, ricomposto, vestito di abiti ducali, è portato a Santa Maria del Popolo, << seguito dai familiari, da preti, da nobili e da gente spagnola, una turba senz' ordine agitata in moti d'angoscia e di tragedia. Al lume di centoventi torce, fra gli ululati i pianti e le preghiere, e le preghiere, uscì correndo il fantastico corteo da Castel Sant'Angelo, e i contemporanei riferiscono che su tutti i piani si levò l'urlo paterno che da una finestra buia del Castello chiamava il figlio perduto >>.


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sabato, aprile 16, 2016

Misteri e segrei di Roma - Piazza del Popolo - settima parte


                                 
 
Chi ha ucciso il duca di Gandia ? 
 
 
Ma di lì a poco, sul palafreniere piombano alcuni uomini usciti dall'ombra, che lo lasciano a terra per morto.
Quella notte, il duca di Gandia  non compare in Vaticano; né lo si vede l'indomani. A una cert'ora, la gente del papa comincia a cercarlo, lo cerca dappertutto; ma inutilmente. Si trovano soltanto il palafreniere, ferito a morte, e verso sera la cavalcatura di Juan che si aggira disarcionata nelle vicinanze di Porta del Popolo, presso il fiume.
Si trova anche una dalmata, Giorgio, navicellaio del traghetto di Ripetta, che dorme sempre presso il fiume per tener d'occhio un deposito di merce e che racconta di aver visto, la notte del 14 giugno, due uomini uscire dal vicolo degli Schiavoni e spiare le rive del Tevere.
Poi dallo stesso vicolo è uscito un uomo su su un cavallo bianco, con un corpo esamine gettato di traverso sull'arcione e due palafrenieri a sorreggerlo. I cinque figuri, sollevato quel corpo, lo hanno gettato nelle acque; dopo, a sassate, hanno fatto affondare  anche il grande mantello del morto, che gonfiatosi d'aria era rimasto a galla e scendeva lungo il filo della corrente.


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venerdì, aprile 15, 2016

Misteri e segreti di Roma - Piazza del Popolo - sesta parte


   
 
 
Chi ha ucciso il duca di Gandia ?        
 
 
Terminato il convito, Juan e Cesare hanno preso insieme la via del ritorno, a dorso di mula e con i rispettivi seguiti; ma a un certo punto del cammino Juan si è fatto salire in sella un misterioso uomo mascherato comparso accanto a lui già prima, durante la cena, e preso con sé un palafreniere ha salutato la compagnia e se n'è andato per conto suo: a qualche impresa amorosa fra le sue tante, hanno pensato gli altri.
In piazza Giudìa, cioè nello slargo davanti a Santa Maria del Pianto, ha lasciato anche il palafreniere con l'ordine di aspettarlo per un'ora: se non lo vede tornare, vada pure da sol a palazzo.
 
 
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mercoledì, aprile 13, 2016

M isteri e segreti di Roma - Piazza del Popolo - quinta parte


  
 
 
Chi ha ucciso il duca di Gandia?           
 
 
A Santa Maria del Popolo, nella seconda cappella a destra della maggiore, nel transetto destro, fu sepolto nella notte dal 15 al 16 giugno 1497 il figlio prediletto di Alessandro VI Borgia, il giovane e spavaldo Juan duca di Gandia, ucciso da mano per così dire ignota la notte precedente.
Il 14 giugno i figli maschi - Juan, Cesare detto il Valentino, Jofré - sono stati a cena dalla madre, non nel palazzo di città ma in una vigna che Vannozza possiede presso San Pietro in Vincoli o (secondo alri)  alle terme diocleziane.   
 
 
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martedì, aprile 12, 2016

Misteri e segreti di Roma - Piazza del Popolo - quarta parte


                                               
 
 
 Il popolo di Santa Maria
 
 
Quanto al nome delle chiesa, alcuni lo spiegano come dovuto al fatto che fu il popolo a volerne la costruzione; altri fanno derivare popolo da populus = pioppo, e sostengono che nel luogo dove sorge la chiesa v'era un grande pioppeto, fatto piantare da Nerone; altri ancora obiettano che al tempo di Nerone il pioppo era sconosciuto a Roma.
C'è infine chi dà al nome di << populus >> il significato di << parrocchia >>.


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lunedì, aprile 11, 2016

Misteri e segreti di Roma - Piazza del Popolo - terza parte


                                         
 
 
Il popolo di Santa Maria 
 
 
I romani terrorizzati ricorsero al papa, che ordinati tre giorni di digiuno, si ritirò a far penitenza. Così una notte gli apparve la Madonna, e gli insegnò come liberare la città: abbattere il noce, bruciaarlo insieme alle ceneri dissepolte di Nerone, gettare tutto nel Tevere. 
Così fu fatto, e poco sul posto sorse la cappelletta. La leggenda è illustrata nei bassorilievi dell'arco sopra l'altar maggiore, dove tra l'altro si vede Pasquale II - raffigurato nell'atto di abbattere il noce - circondato (nel 1099!) dalla Guardia Svizzera (che, com'è noto, risale al XVI secolo).


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domenica, aprile 10, 2016

Misteri e segreti di Roma - Piazza del Popolo - seconda parte


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Il popolo di Santa Maria 
 
 
Dov'è ora Santa Maria del Popolo fu prima una cappelletta; questa era stata costruita da papa Pasquale II, nel 1099, nel luogo dove una leggenda vuole che Nerone si fosse fatto uccidere e fosse stato sepolto sotto le radici di una noce.
Un po' per la presenza delle carceri maledette, un po' per la natura dell'albero, caro agli spiriti maligni, il luogo era infestato, chi dice dall'anima dannata dell'imperatore, chi da demoni e fantasmi


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sabato, aprile 09, 2016

Misteri e segreti di Roma - Piazza del Popolo - prima parte


                         
 
 
Soliti proventi       
 
 
Pare che le spese per selciare la piazza fossero pagate da Alessandro VI con i proventi d'una tassa speciale imposta ai gestori di lupanari e alle prostitute.
L'uso di destinare a lavori d'utilità pubblica le tasse sulle meretrici risaliva a Settimio Severo.
 
 
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