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giovedì, giugno 18, 2015

Misteri e segreti di Roma - S. Clemente - seconda parte


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Teodora è allora ricorsa all'aiuto di Clemente, che si è recato presso lo sfortunato Sisinnio e pregando ne ha ottenuta da Dio la guarigione. Sennonché, riavuta la vista e scorgendo il Santo al fianco della moglie, il geloso lo ha creduto uno stregone che gli abbia che gli avrebbe tolto la vista e udito per avere campo libero con Teodora.
Ecco perché ha ordinato ai familiari di legarlo e lì esorta a tirare, a trascinarlo via.Gosmarius fa eco all'ordine del padrone dicendo al compagno che ha la fune in spalla: Albertel, trai. E Albertellus dice a un terzo compagno: Fàlite dereto colo palo, Carvoncele: "gagliti dietro col palo , Carboncello".
Ma fatti ciechi dall'intervento divino, così come, nuovamente, lo stesso Sisinnio, gli sgherri trascinano stupidamente una colonna - invece del Santo - all'esterno, là dove riaquisteranno la vista.
Il santo commenta: "duritiam cordis vestri, Saxa trahere meruisti" ( La durezza del vostro cuore. Hai meritato di trascinare sassi).
Su un muro vicino un altro bell'affresco rievoca la poetica vicenda di S. Alessio.


                                                                                                                continua...





                           

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