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giovedì, maggio 03, 2007

Sprechi e privilegi

Una TV privata ha trasmesso un programma in tarda serata e l'oggetto in discussione era appunto sugli sprechi delle istituzioni e sui privilegi dei politici.
Due giornalisti - evidentemente liberi - hanno scritto un libro, La Casta. Attraverso indagini nei meandri del Parlamento e del Senato, hanno scoperto, quanto non si sa, in parte. Viene fuori uno spaccato dell'Italia da rabbrividire. Le Istituzioni, che dovrebbero dare l'esempio di correttezza, di buoni amministratori, fanno esattamente il contrario. Vi sono Palazzi - il Quirinale - ove tutto e top-secret. Assunzioni dissennate, emolumenti esorbitanti, fuori dai ogni logica. L'elenco è lunghissimo. Alcuni esempi: alla Camera tre medici, costo 751.000 euroall'anno; due dei tre hanno accettato di andare via con una buonuscita di cinque anni di 1 milione e 250mila euro; il costo medio dei dipendenti della Camera è 112mila euro; i colleghi del Senato a 115mila euro e cento altri esempi. Siamo alla degenerazione della politica.
I politici, le leggi a loro favorevoli se le scrivono e se le votano bipartisan.
Lista dei privilegi dei gaudenti deputati e dei senatori e compari è lunghissima con annessi e connessi raggiungono la ragguardevole cifra netta mensile di circa 25.000 €. I privilegi sono centinaia, dalle piccole alle grandi cose. Si parla dei paesi africani ove chi comanda concentra tutti i poteri politici ed economici su di se - apostrofati come paesi del terzo mondo -, ma ci dovremmo vergognare di queste critiche perchè da noi più allargato è quasi simile.
Allora, si pone una domanda che è la seguente: per quale motivo andare a votare se nel nostro Paese si vota solo per dare privilegi a poche persone che non miglioreranno la nostra situazione, ma usufruiranno della propria condizione per un proprio tornaconto personale?
Ma quando cambierà questa Italia, forse nel 2023, quando l'attuale classe politica non ci sarà più.

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