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giovedì, ottobre 23, 2014

Misteri e segreti di Roma (Vicolo del Campanile) Prima Parte



                


                                       
                                                           Vicolo del Campanile


                                    
Vicolo del Campanile
Mastro Titta


                                          


Al  numero 4 di questa strada (o secondo altri nel vicino Borgo S. Angelo al n. 120) abitava il penultimo e più famoso boia di Roma, Giambattista Bugatti detto Mastro Titta, che ci ha lasciato un taccuino in cui sono diligentemente annotati nome cognome professione dei giustiziati, la motivazione delle rispettive condanne, il tipo di pena applicato in ogni singolo caso.
Nel pubblicare queste Annotazioni, nel 1886, A. Ademollo tracciava di lui questo profilo: "Carnefice modello, e artista veramente degno del teatro nel quale era chiamato ad agire del suo impresario - lo Stato e il Governo pontificio, - Giambattista Bugatti sostenne la sua parte per sessant'otto anni, ed in ogni genere di supplizio, mazzola, squarto, forca, ghigliottina, mostrò sempre eguale abilità.
Quale differenza coi carnefici romani del tempo precedente! In confronto del nostro Mastro Titta, lo stesso Maìtre Roch gran carnefice di Francia e di Navarra diventa pigmeo.
Nella sua carriera di circa 45 anni (1834-1879), Maìtre Roch ha giustiziato 68 condannati ed assistito come aiuto ad 80 esecuzioni.
Il Bugatti invece, nel corso di circa 68 anni (1834-1864), ha eseguito da sé la bellezza di 514 giustizie (gli annotati sono 516, ma uno fu fucilato, e un altro impiccato e squartato dall' aiutante).


                                                                                                                             (continua...)



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