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venerdì, agosto 05, 2016

Misteri e segreti di Roma - Città del Vaticano - trentesima parte



Il doppio ritratto
 
 
Nell'affresco di Raffaello L'incontro di Attila e Leone Magno (nella Stanza di Eliodoro), Leone X è ritratto due volte: una volt nelle sembianze del grande papa che ferma il re barbaro, un'altra fra i cardinali del seguito.
La stranezza si spiega col fatto che Raffaello aveva cominciato l'affresco ai tempi di Giulio II, e Leone Magno avrebbe dovuto avere le sembianze di quest'ultimo, appariva appunto nelle vesti di cardinale al seguito.
Però, Giulio II morì prima che l'affresco fosse terminato, salì al soglio il Medici, e Raffaello fece in tempo a dare le sue sembianze al personaggio più illustre della scena.
Nelle vesti del palafreniere del papa è raffigurato il famoso cameriere segreto Giovanni Lazzaro de' Magistris, soprannominato Serapica (insetto molesto), che come amministratore della cassa privata del pontefice seppe arricchirsi tanto da poter prestare soldi al papa stesso.

                                                                                                       continua...

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